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Confindustria Brescia: servizi, export e formazione

Circa il 90% delle aziende in Confindustria Brescia sono PMI

Confindustria Brescia: servizi, export e formazione

Confindustria Brescia: servizi, export e formazione.

La visione per le PMI secondo Streparava

In un momento di trasformazione profonda per l’economia italiana e internazionale, le imprese bresciane continuano a rappresentare un motore di crescita, innovazione e competitività. Ma quali sono oggi le opportunità concrete messe a disposizione del tessuto produttivo locale? E come Confindustria Brescia sta accompagnando in modo strategico le piccole e medie imprese in questa transizione? Lo abbiamo chiesto a Paolo Streparava, presidente di Confindustria Brescia per il quadriennio 2025-2029, che ha tracciato un quadro chiaro delle priorità del nuovo mandato.

Una Confindustria a misura di PMI

Se c’è un dato che racconta la natura delle imprese associate, è certamente questo: circa il 90% delle aziende in Confindustria Brescia sono PMI. Una fotografia che spiega perché i servizi dell’organizzazione siano stati negli anni costruiti con particolare attenzione alle esigenze delle realtà medio-piccole.

«Non è un caso – spiega Streparava – che esista una Piccola Industria, oggi presieduta da Barbara Ulcelli, proprio per dare voce e strumenti a queste imprese».

Tra i servizi più storici e apprezzati spicca l’attività di gestione ed elaborazione paghe di Assoservizi, che nel 2024 ha registrato numeri importanti:

  • 185mila cedolini elaborati
  • per 261 imprese associate

Accanto ai servizi consolidati, Confindustria Brescia ha arricchito negli ultimi anni il proprio portafoglio con strumenti dedicati a compliance, governance e sostenibilità:

  • Modello 231
  • Whistleblowing
  • Modellistica ambientale
  • Mobility Management

 

«La nostra volontà – sottolinea il presidente – è continuare a costruire valore aggiunto, ampliando l’offerta e raccogliendo i suggerimenti degli associati. L’ascolto sarà la linea guida del mio mandato».

Export: rallentamenti, nuovi mercati e strategie per il futuro

Il 2025 ha mostrato segnali contrastanti sul fronte export. I dati Istat del primo semestre segnalano un calo in alcuni mercati storici:

  • 5% verso gli Stati Uniti
  • flessioni anche verso Germania, Francia e Spagna

A fronte di queste difficoltà, si evidenziano però performance positive su altre destinazioni:

  • +14,5% verso il Regno Unito
  • +45,3% verso l’India

Un trend che sembra indicare una progressiva apertura verso mercati emergenti o alternativi.

«È un tema di grande attualità – commenta Streparava – su cui stiamo lavorando da mesi, anche attraverso incontri mirati dedicati ad aree strategiche come il Sud-est asiatico».

Il presidente non nasconde la complessità del momento, in un contesto globale segnato da: rallentamento manifatturiero, scarsa vivacità industriale, crescente instabilità geopolitica. Eppure, non manca l’ottimismo:

«Continuiamo a credere nella forza del Made in Brescia, che ha dimostrato resilienza anche nelle fasi più difficili. È necessario ripensare modelli economici e commerciali dati finora per consolidati».

In questo scenario, Confindustria Brescia mette a disposizione delle aziende l’Ufficio Internazionalizzazione, per affrontare insieme la complessità del mercato globale.

Giovani, scuola e imprese: costruire ponti reali

La formazione dei giovani e il rapporto con le istituzioni scolastiche rappresentano un tema centrale per il sistema produttivo, soprattutto in un territorio come quello bresciano, dove il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è ancora molto elevato. Tra i progetti più significativi ritorna anche quest’anno Futuriamoci, giunto alla sua terza edizione. Un’iniziativa che supporta gli studenti nel momento delicato dell’orientamento, aiutandoli a scegliere con maggiore consapevolezza il proprio percorso scolastico e professionale. Ma non si tratta dell’unica attività dedicata ai giovani. Tra i progetti più innovativi c’è Eureka! Funziona!, promosso con Federmeccanica, che avvicina bambini e ragazzi alle materie STEM attraverso una sfida creativa basata sulle invenzioni. Accanto a queste iniziative, si muove l’ampia attività della Fondazione AIB, che opera con: Isfor, Liceo Guido Carli e CF AIB. Un lavoro coordinato dalla vice presidente Elisa Torchiani, con l’obiettivo di ridurre il divario tra competenze richieste dalle imprese e formazione scolastica.

«Solo offrendo un ventaglio di proposte ampio e strutturato – sottolinea Streparava – possiamo costruire un futuro solido per tutto il Made in Brescia».

Un mandato orientato al dialogo e alla crescita

Le prospettive per il quadriennio 2025-2029 passano da un principio cardine: ascoltare le imprese e costruire soluzioni insieme. Dalle sfide globali dell’export, ai nuovi servizi per le PMI, fino all’investimento sui giovani, l’impegno di Confindustria Brescia è quello di rafforzare non solo le imprese, ma l’intero ecosistema territoriale. Perché, come ricorda Streparava, «il presente è complesso, ma il futuro va costruito, e Brescia ha tutte le energie per farlo».