Volpi davanti a Novellini

Volpi davanti a Novellini
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Volpi è in netto vantaggio su Novellini, ma la battuta finale di questa campagna elettorale che decreterà il nuovo sindaco di Castiglione sarà tra 15 giorni.

Domenica 25 giugno i castiglionesi sono chiamati al voto per il ballottaggio che decreterà il primo cittadino che amministerà il paese per i prossimi 5 anni. I contendenti sono gli stessi di 5 anni fa: Enrico Volpi (Lega Nord, Forza Italia, Insieme per Castiglione, Fratelli d'Italia e Socialisti ambientalisti) che ha ricevuto 4.399 preferenze (47,71%) e Alessandro Novellini, attuali sindaco (candiato per Pd, Agire, Progetto Castiglione e Socialisti), a cui sono andati 2.911 voti (31,57%). 962 preferenze sono state invece espresse per Stefano Finadri con Castiglione Civica, mentre 948 sono andate a Lucia Zanotti, esponente del Movimento 5 Stelle.

La serenità che ha contraddistinto la campagna elettorale castiglionese si è esaurita nella giornata delle votazioni. Al seggio di via Cesare Battisti, quello principale dove si trovano 10 sezioni, è successo di tutto e il nervosismo ha dominato una calda mattina e un torrido pomeriggio. Il fatto più grave accade in tarda mattina quando gli scrutatori di un seggio del piano terra sentono il famigerato click dello scatto fotografico di un telefonino. Subito avvisano il presidente che interviene e ferma la persona che nega tutto. L'uomo, una persona italiana di circa 50 anni, nega tutto e così il presidente si vede costretto a chiamare i carabinieri. Davanti alle forze dell'ordine l'uomo non può che ammettere di aver fatto la foto. La scheda è stata aperta e invalidata come prevede la legge e l'uomo è stato allontanato dai seggi. Nelle prossime ore si deciderà se procedere o meno con la denuncia. La tensione in via Cesare Battisti è anche fra i rappresentati di lista. Nella prima mattina i rappresentanti grillini sentono i carabinieri e minacciano di chiamare al prefettura perché i rappresentanti di lista girano nel seggio con spille e segni di riconoscimento. Dopo un lungo battibecco, con toni accesi, si legge il regolamento che ammette di girare nel seggio, sede delle sezioni, con i segni di riconoscimento. Tuttavia, la tensione si fa sentire anche nel primo pomeriggio quando alcuni cittadini si lamentano che i militanti al di fuori del seggio continuano a far pressioni sulle persone che entrano e, in alcuni casi (denuncia un uomo particolarmente infastidito) anche nei corridoi della scuola all'ingresso delle varie sezioni. Nel tardo pomeriggio gli animi si tranquillizzano, ma i "supporter" di ogni candidato restano davanti all'ingresso fino alla chiusura dei seggi.


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