Referendum fusione comuni, ok dalla Regione

Referendum fusione comuni, ok dalla Regione
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I consiglio regionale della Lombardia ha dato il via libera a larga maggioranza al referendum consultivo per la fusione dei Comuni di Castiglione delle Stiviere e Solferino e la denominazione del nuovo Comune. La maggioranza si è spaccata: la Lega Nord si è astenuta, mentre la lista civica Maroni presidente ha votato contro.

«È un iter formalmente ineccepibile previsto per legge in Regione Lombardia – dice soddisfatto il consigliere regionale del Pd, Marco Carra –. Non entro nel merito delle fusioni, ma ritengo doveroso far scegliere ai cittadini il futuro amministrativo delle proprie comunità. Così facendo si rispetta una legge regionale votata non meno di due anni fa. Per questo è davvero curioso che sia proprio la maggioranza a voler votare in modo diverso rispetto alla legge da loro stessi proposta e votata. Proprio loro che dell’autonomia dei Comuni e del federalismo hanno fatto una bandiera». Sulla vicenda interviene anche il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Massimiliano Romeo: «Siamo da sempre favorevoli nel dare la parola al popolo, ma in questo caso abbiamo voluto astenerci perché i cittadini hanno già votato tre mesi fa dichiarando la propria contrarietà all’unione dei due Comuni. Perché un altro referendum? L’85% dei solferinesi ha già votato “No” contro l’ipotesi di una gestione associata con Castiglione. Un ulteriore referendum sarebbe non solo inutile, ma anche dannoso, perché comporterebbe uno spreco di denaro pubblico».

«L’esito del futuro referendum - dichiara Andrea Fiasconaro, consigliere di M5S Lombardia - lo considererò vincolante: se prevarrà il “No” in uno dei due paesi coinvolti, voterò contro il progetto di fusione. Non si possono imporre fusioni dall’alto senza il consenso dei cittadini. In aula ho poi proposto che la consultazione venga accorpata al referendum costituzionale di ottobre per risparmiare soldi pubblici». «Fratelli d’Italia si è astenuta durante la votazione: la nostra decisione deriva dal fatto che l’esito del referendum è già scritto, dato che Solferino ha già espresso la sua contrarietà. Non c’è ragione dunque per spendere circa 50mila euro», le parole di Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi in Regione. Intanto, sabato 23 luglio è previsto un incontro pubblico sulla fusione a Castiglione.


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