Quasi tre milioni di euro per le famiglie con fragilità
«Nel 2016 la previsione di spesa è di 2 milioni e 864 mila euro, con un incremento di 251 mila euro rispetto all’anno precedente». Sono cifre queste, che non lasciano alcun dubbio rispetto alla direzione intrapresa dalla Giunta di centro sinistra. «Bisogna custodire la gente - ha commentato il sindaco - bisogna avere cura di ogni persona, specialmente bambini e anziani, ovvero coloro che sono più fragili. Il nuovo piano deve far fronte ai cambiamenti sociali e demografici del nostro Paese. [...] ».
Un piano socio assistenziale che snocciola diversi aspetti dell’ambito, tale che, per ognuno di questi vi è studiata ad hoc una soluzione. Sostegno alle famiglie in particolare con figli minori attraverso la programmazione di interventi di prevenzione del disagio, la promozione di reti solidali, come gli affidi diurni, il sostegno ai compiti di cura dei figlio e l’organizzazione di servizi flessibili che favoriscano la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di cura dei figli. Favorire la permanenza dell’anziano nella propria casa attraverso bonus e vari servizi. L’istituzione di un servizio di ambito per la tutela giuridica dei disabili, lo stanziamento di contributi per la promozione e la valorizzazione dei progetti di aiuto e di sostegno attraverso un’assistenza continuativa a favore di persone con handicap. Infine il piano ha previsto lo sviluppo di politiche di inclusione sociale per attivare interventi di integrazione al reddito e contrasto alla povertà.
«Dal 2014 diverse sono state le iniziative già attivate - ha spiegato Fraccaro - come la casa delle associazioni, l’albo del volontariato, il progetto tra famiglia e lavoro finanaziato dalla Regione, il progetto di mobilità abitativa anche questo finanziato dalla Regione,il progetto “lavorando per Montichiari”. Da ultima innovazione è nato “Genera_azioni”. Un progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo che ha l’obiettivo di sostenere in condizione di vulnerabilità, intercettando l’impoverimento economico e relazionale prima che diventi fragilità, facendo leva sul capitale sociale presente nel nostro territorio».