Pirossina: il Pd punta il dito contro Nodari
All’inizio del dibattito tra candidati andato in scena martedì sera al Menghini, Volpi aveva puntato il dito contro Novellini e i suoi sostenitori per aver diffuso l’idea, a detta sua falsa e lesiva della sua immagine, che nella sua coalizione ci fossero “dei sostenitori della discarica quando per primi abbiamo lottato fino alla morte per cercare di fermare la cosa”.
I sostenitori del Pd confermano di aver scritto che “dalla sua parte ci sono i sostenitori della Pirossina” e lo ribadiscono portando in causa una lettera nella quale si evince che Franco Nodari, attuale coordinatore di Forza Italia e sostenitore di Volpi, difendeva il progetto della discarica.
All’epoca Nodari era il proprietario di Castiglione Rifiuti, azienda attiva nel ramo dello smaltimento rifiuti e, appresa la notizia dell’autorizzazione della discarica, scriveva di aver "appreso con soddisfazione del rilascio dell'autorizzazione per la discarica, in quanto garantirebbe lo smaltimento dei rifiuti a prezzi contenuti data la notevole riduzione della distanza da percorre" e che "la mancata realizzazione della discarica creerebbe enormi disagi al sistema produttivo della zona”.
Quindi, secondo quanto evidenziato nello scritto, l’attuale Coordinatore di Forza Italia difendeva la realizzazione della discarica alla Pirossina perché questa avrebbe apportato un guadagno economico alla propria impresa e lo riteneva addirittura un affare per tutto il sistema produttivo locale.
Novellini e la sua amministrazione concludono sostenendo che “Enrico Volpi cinque anni fa non si alleò con questi personaggi perché non li ritenne degni e in campagna elettorale si dissero l’un l’altro di ogni. Cosa oggi abbia portato Volpi a schierarsi con queste persone è tutt’ora un mistero. Di certo c’è che Volpi sembra essersi dimenticato, forse per convenienza, il pedigree delle persone con le quali ha stretto accordi. Ci auguriamo che in futuro Volpi si informi prima sulle persone che lo sostengono piuttosto di puntare il dito ed accusare chi si limita a dire la verità”.