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Piano cave, votato in Consiglio Regionale insieme all'emendamento firmato da Vizzardi

L'emendamento presentato come primo firmatario da Vizzardi è stato votato all'unanimità

Piano cave, votato in Consiglio Regionale insieme all'emendamento firmato da Vizzardi
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Piano cave, votato in Consiglio Regionale insieme all'emendamento firmato dal consigliere Vizzardi.

Piano cave, votato in Consiglio Regionale

Il piano cave, che andrà in aula nella seduta del Consiglio Regionale del 22 dicembre, è stato votato questa mattina in commissione VI del Consiglio Regionale dopo un lavoro di audizioni durato mesi. Insieme al piano, è stato votato anche l’emendamento presentato come primo firmatario dal consigliere Vizzardi, che è stato approvato all’unanimità.
Il piano ha risvolti fondamentali per l’intera Provincia di Brescia, sia per l’innegabile strategicità del settore cavistico nel nostro territorio, sia per le ricadute che le attività di cava hanno sull’assetto ambientale. Data tale importanza e complessità, il Consigliere Vizzardi negli scorsi mesi si è dedicato ad approfondire le tematiche connesse al piano, dando un profondo ascolto, tramite una serie di audizioni private e parallele alla Commissione, al territorio e a tutte le realtà interessate: dal cittadino all’amministratore, passando per il settore dei cavatori, così da raccogliere testimonianze ed esigenze tali da poter sviluppare una proposta non oppositiva ma migliorativa del piano, con l’obiettivo di ricercare misure che potessero unire le esigenze ambientali e le esigenze di impresa.

Il lavoro del consigliere è stato proprio quello di fare sintesi tra la giusta attenzione alla salvaguardia di suolo e ambiente (leggasi quindi anche alla salute) e il garantire al comparto economico interessato dei parametri uguali per tutti, orientati alla qualità e virtuosità di lavori, evitando la concorrenza sleale operata in passato da alcuni operatori che hanno lucrato non attuando i dovuti recuperi ambientali, con danno economico e d’immagine per tutta la categoria, oltre che per i cittadini e l’ambiente.

Cosa prevede nel dettaglio

Il nuovo Piano prevede che il recupero degli ambiti di cava debba avvenire in modo graduale, lotto per lotto. Prima di poter proseguire con l’escavazione è necessario recuperare le aree già scavate.
Il Piano prevede altresì che i giacimenti debbano essere coltivati alla massima profondità, prima di intaccare nuove aree, misura fondamentale per contenere il consumo di suolo.
Previsioni che rischiavano però di essere lettere morta, senza i dovuti controlli. Quanto aggiunto con l’emendamento passato questa mattina impegna la Provincia ad effettuare “la valutazione periodica del rispetto e dell’attuazione dei recuperi ambientali, con particolare riguardo a quanto previsto all’articolo 19 (Fasi di coltivazione), comma 1, in merito alla coltivazione del giacimento alla massima profondità, e comma 2, in relazione al recupero per lotti” (Parte dell’emendamento passato all’unanimità di questa mattina).
In sostanza, viene introdotta una importante forma di controllo a intervalli regolari sull’attuazione dei recuperi ambientali, nei termini di cui sopra.
In tal modo, i cittadini avranno maggiori garanzie ambientali e i cavatori virtuosi potranno vedere riconosciuti i propri sforzi, potendo operare con la consapevolezza di regole uguali per tutti e venendo tutelati rispetto all’attuazione di pratiche imprenditoriali scorrette da parte della concorrenza.

Le parole del consigliere Vizzardi

“Oggi sono molto soddisfatto per due motivi - spiega il consigliere Vizzardi - per prima cosa l’emendamento che come Azione abbiamo presentato in commissione sul tema “nuovo piano cave” è stato approvato all’unanimità e quando l’espressione di tutti vede come primo obiettivo il bene di cittadini e territorio lo considero sempre un successo.
Il secondo motivo è che l’emendamento in questione che ha come argomento principale l’attenzione al consumo del suolo e il controllo costante della progressione dei recuperi ambientali nasce da un dialogo di mesi con le realtà del territorio a 360 gradi, dagli abitanti agli operatori e amministratori e quanto espresso nel testo andrà a tutela sia del singolo cittadino, imponendo un calendario lavori definito e controllato anche dal punto di vista ambientale, sia dell’operatore e amministratore virtuoso, che viene tutelato così da permettergli di svolgere le proprie mansioni con la qualità e la professionalità che lavori delicati come questo richiedono e di non dover lottare con i soliti furbi per non perdere appalti al ribasso”.

Vizzardi, sempre questa mattina (mercoledì 22 novembre 2023) in commissione ha annunciato che presenterà altre iniziative in aula, su altri temi specifici emersi dalle audizioni che ha fatto.

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