Regione Lombardia

Piano cave, l'intervento del consigliere regionale Cominelli

"Mi auguro quindi che quando il Piano cave bresciano arriverà alla discussione per l’approvazione definitiva in Consiglio regionale".

Piano cave, l'intervento del consigliere regionale Cominelli
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Piano cave, sulla questione è intervenuta il consigliere regionale Miriam Cominelli.

Piano cave, le parole del consigliere regionale Miriam Cominelli

"L’Atto di indirizzo in materia di attività estrattiva di cava e utilizzo di materiali riciclati, approvato ieri (martedì 29 novembre 2022) in Consiglio regionale, è un’occasione per tutelare il nostro territorio e utilizzarlo in maniera sostenibile, a differenza di quanto avvenuto fino a ora. Il documento, infatti, va in una direzione opposta rispetto al Piano cave di Brescia che, dopo un travagliato percorso in consiglio Provinciale, è stato approvato da qualche settimana dalla giunta Regionale e arriva con un ritardo di ben otto anni dalla sua scadenza del 2015.
Costruito con la vecchia legge regionale, il Piano fa riferimento a una delibera di Giunta del 2010 con fabbisogni volumetrici sovrastimati e ancora non si sa se verrà approvato definitivamente dal Consiglio, nel caso in cui la scadenza elettorale di metà febbraio venga confermata".

In attesa dell'approvazione definitiva in Consiglio regionale

"É chiaro, quindi, che l’Atto di indirizzo assume una valenza fondamentale. Anche per questo, ho voluto portare, attraverso una serie di emendamenti, un contributo che andasse nella direzione di trovare strumenti efficaci per una gestione ragionata, di valorizzazione delle nostre risorse, senza aggiungere vincoli inutili, ma tutelando il territorio.
Nel documento, su mio input, sono state previste forme che escludano l’attività estrattiva nel caso in cui sia misurabile un’antecedente o presente pressione territoriale, considerando ogni carico antropico significativo (come lo è un’attività di cava) su un circoscritto ambito territoriale ed è stata inserita la doverosa distinzione fra le cave cessate per esaurimento o abbandono e quelle non recuperate. Ho ottenuto anche che vengano tenute in considerazione le destinazioni a fini ambientali contenute nei Piani di governo del territorio (Pgt) comunali, che segnalano le eventuali iniziative di protezione ambientale per garantire un corretto orientamento delle scelte estrattive.
Regione Lombardia dovrà, inoltre, porre l’attenzione sulla pericolosità delle interferenze con la falda, esprimere un indirizzo definito rispetto alla raccolta di informazioni, dati, necessità produttive, esigenze impiantistiche e adottare un approccio di misurazione univoco per ovviare alle contraddizioni riscontrate nelle schede tecniche di alcuni piani.
Mi auguro quindi che quando il Piano cave bresciano arriverà alla discussione per l’approvazione definitiva in Consiglio regionale, verosimilmente nella prossima legislatura a questo punto, la ratio con sui verrà giudicato sarà più simile alla visione impressa dall’Atto d’indirizzo rispetto a quella con cui è stato formulato fino a ora".

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