Nasce Patto per il Nord: «Serve ridare voce al territorio»
Promotori dell’associazione culturale sono Roberto Bernardelli e Paolo Grimoldi, non è mancato l’appoggio di Lorenzo Olivari sindaco di Quinzano d'Oglio
La questione settentrionale ha un nuovo protagonista, è nato: Patto per il Nord, un'associazione culturale di matrice politica nata a Vimercate (MB) lo scorso 13 ottobre.
Al centro la questione settentrionale
Giovedì 28 novembre, si è svolta a Rovato la conviviale fondativa del Patto per il Nord – Brescia alla presenza di oltre 40 persone, 4 sindaci, e degli onorevoli Roberto Bernardelli di Grande Nord e Paolo Grimoldi, ultimo Segretario eletto della Lega Lombarda e principale fondatore del Patto per il Nord.
"Nasciamo – ha spiegato Grimoldi – per colmare l'enorme vuoto politico lasciato dalla Salvini Premier, un partito filo meridionalista che ha come priorità il ponte sullo Stretto di Messina e che fa sistematicamente fuori militanti e dirigenti storici, fidati e collaudati del nord per lasciare posto all'ultimo arrivato, dell'ultimo partito purché collocato sul parallelo più a sud della Penisola. Era necessario fare qualcosa e il Patto, mettendo insieme varie sigle autonomiste e nordiste con la benedizione di Umberto Bossi, è una risposta concreta che sta dando un riscontro inatteso. Non abbiamo ancora nemmeno un conto corrente e già mi chiamano per fare donazioni a sostegno del progetto e questo perché, come vuole il nostro motto, la speranza divampa".
Sulla stessa linea il Sindaco di Quinzano d'Oglio Lorenzo Olivari, recentemente espulso dalla Salvini Premier perché disallineato all'odierno nazionalismo di un partito in cui ha militato per ben 22 anni, ma in virtù di tutt'altri ideali, valori e obiettivi:
"Nel mio comune – ha sottolineato Olivari – ho studenti che pagano gli abbonamenti dei bus senza nemmeno riuscirvi a salire perché troppo colmi, non essendoci sufficienti mezzi, autisti e tratte, così come abbiamo difficoltà a raggiungere l'ospedale di Manerbio. Istruzione, cultura e sanità bresciane messe a rischio dalla mancanza di mezzi di trasporto pubblici e il Ministro Salvini, da vero leghista, che fa? Pensa a dirottare 15 miliardi di euro, ovvero i nostri soldi, tra Calabria e Sicilia, con tanto di super stipendi in deroga alle normative e 82 milioni di euro già sperperati nella Ponte sullo Stretto Spa. Serve quindi ridare voce al nord, con una Lega coerente e contemporanea che non può restare il partito nominale ad personam ispirato al mai premier che la dirige. O si cambia rotta o siamo pronti a diventare un partito e senza vendere le finte autonomie attuali, bensì mettendo in rete i Sindaci e mettendo in campo ciò che più manca: la serietà!".
La conviviale si è conclusa con 26 tesseramenti e 3 circoli/sezioni pronti a partire già nelle prossime settimane: qualcosa, in Lega, sta già cambiando.