Lungolago, il progetto c'è: i dettagli, i tempi e i costi

Lungolago, il progetto c'è: i dettagli, i tempi e i costi
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Il progetto
Il progetto finale finalmente c’è, ora manca solo l’approvazione in conferenza dei servizi - prevista per il 27 settembre - e finalmente diventerà esecutivo. A quel punto non resterà che fare un appalto pubblico e iniziare i lavori.
Era il 16 agosto quando il tratto di lungolago antistante a piazza Matteotti è ceduto su se stesso, crollando poi in una seconda fase e lasciando la vistosa voragine nel tratto di strada che attraversa il centro della città.
La giunta Malinverno aveva annunciato sin da subito di voler ripristinare il tratto nei tempi più brevi possibili e, come mostrato in conferenza stampa mercoledì pomeriggio, a meno di un mese di distanza c’è già un progetto definito con l’Autorità di Bacino. Ad illustrare i dettagli, oltre al sindaco, anche il presidente dell’ente sopracitato , Bernardo Berardinelli, e l’ingegnere che ha curato la realizzazione, la dottoressa Fausta Tonni. «Per garantire queste tempistiche - ha spiegato Berardinelli - abbiamo accellerato quanto possibile i tempi. Oltre alla stesura del progetto tecnico un nodo da chiarire è stato quello dei fondi ma abbiamo buone ragioni per affermare che Regione Lombardia comparteciperà alle spese.
I costi
320mila euro: questa è la cifra complessiva per la realizzazione dell’opera. «Una convenzione con la Regione - ha spiegato il presidente dell’Autorità di Bacino - stabilisce che sotto i 400mila euro di spesa il 50% delle spese sono della Regione stessa».
Una seconda ipotesi potrebbe essere quella di uno stanziamento di 70mila euro dalla Regione, 90mila dall’Autorità e 160mila dal Comune.
Se poi la Regione non fosse in grado di reperire in tempi brevi i fondi allora metà sarebbe pagata totalmente dall’Autorità, l’altra dal Comune.
Finezze finanziarie a parte il messaggio è chiaro: i soldi ci sono, se il progetto diventerà esecutivo si partirà senza esitazioni.
Gli aspetti tecnici
Ad illustrare gli aspetti progettuali l’ing. Fausta Tonni. «Dopo monitoraggi e valutazioni abbiamo steso il progetto con l’obiettivo di consolidare la banchina ed evitare crolli futuri.
La struttura esterna sarà protetta da una palancolata lunga 18 metri e profonda 11 che eviterà il dilavamento. La struttura interna sarà composta da micro pali posizionati lungo i 18 metri interessati ad una profondità di 16 metri.
Come stabilito con l’amministrazione l’aspetto sarà identico a quello precedente al crollo, in tutto e per tutto. Questo per garantire l’armonia visiva con il resto del lungolago».
I tempi
«Preferiamo mettere le mani avanti - ha spiegato Bernardo Berardinelli -. Per questo motivo abbiamo calcolato i tempi considerando i numerosi imprevisti che potrebbero presentarsi: il meteo, l’efficienza della ditta appaltatrice e le feste natalizie. Per fine febbrai dunque il lungolago tornerà al suo “antico splendore”».
«I lavori dovrebbero iniziare i primi giorni di novembre - ha concluso Malinverno -. Per poter affermare con certezza però dobbiamo aspettare l’esito della conferenza dei servizi che valuterà la caratterizzazione sismica dell’opera ma non dovrebbero esserci problemi. Per ragioni di sicurezza - ha aggiunto Malinverno - il divieto di transito perdurerà fino a quando non saremo certi di poter far passare auto e bus senza sorprese. Sicuramente, vista la fine della stagione turistica, i disagi saranno limitati e compresi da tutti i cittadini».


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