La Lombardia resta gialla, tra il timore delle varianti e il contagio che dà timidi segnali di ripresa
Secondo l’ultimo monitoraggio effettuato dall’Istituto superiore di sanità l’indice di contagio Rt, a livello nazionale, è salito a 0.95. Quello lombardo è pari a 0.97. Le varianti in Lombardia, sul totale dei tamponi analizzati, raggiungono la soglia del 30%
La Lombardia resta gialla, tra il timore delle varianti e il contagio che dà timidi segnali di ripresa.
Per la seconda settimana consecutiva la Lombardia è stata confermata in zona gialla anche se da lunedì i segnali di una timida ripresa della curva epidemiologica hanno iniziato a farsi sentire sempre più insistentemente. Anche nel bresciano, dove si stanno diffondendo importanti focolai (accertati o presunti tali) della cosiddetta variante inglese del Covid, con particolare riferimento al Garda e alla Bassa.
Preoccupa la diffusione delle varianti
Secondo l’ultimo monitoraggio effettuato dall’Istituto superiore di sanità l’indice di contagio Rt è salito, a livello nazionale, dal valore di 0.84 della scorsa settimana a quello attuale di 0.95. L’Rt della Lombardia si assesta a 0.97.
Le varianti, poi, sono presenti nella misura del 30 per cento sul totale dei tamponi analizzati dai laboratori regionali. «Una percentuale che nelle prossime settimane potrebbe arrivare tra il 60 e l’80 per cento – ha sottolineato la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti -, esattamente come sta accadendo in altri Paesi».
I numeri
Guardando più da vicino i numeri, l'altroieri, sabato 13 febbraio, in Lombardia si contano 2.277 nuovi contagi a fronte di 40.978 tamponi analizzati (tra molecolari e antigenici rapidi).
Per quel che riguarda il carico esercitato dai malati Covid sulla pressione ospedaliera, lunedì scorso i pazienti in terapia intensiva erano 362 e quelli ricoverati nei reparti ordinari 3.491. Oggi i malati nei reparti di area critica sono 365 (ossia 3 in più), mentre quelli ricoverati nei reparti ordinari nel complesso sono 3.574 (ossia 83 in più).