Il sindaco di Longhena ritira le dimissioni
Per evitare il commissariamento di un anno
Un passo indietro: il primo cittadino Giancarlo Plodari ritira le dimissioni e torna a fare di nuovo il sindaco.
Un piccolo paese, Longhena, dove non succede mai nulla. Ma quando succede sono fuochi d’artificio.
Già perché è nota a tutti la vicenda delle dimissioni improvvise di Plodari, sindaco al secondo mandato, che quasi due settimane fa ha rassegnato al protocollo la sua volontà di fare un passo indietro.
Due righe, una comunicazione lapidaria: «Mi dimetto per motivi personali», nessuna spiegazione a nessuno, nemmeno al suo gruppo.
Una doccia fredda non solo per i longhenesi che l’hanno votato per quasi una decade, ma anche per la stessa maggioranza che si è detta sorpresa e anche per la minoranza che sta chiedendo ormai quasi quotidianamente delucidazioni.
Il commissariamento inoltre, ha messo in pericolo le elezioni: non è mai stato chiaro se Longhena potesse essere inserita nella tornata elettorale di ottobre, il che significa più di un anno senza una guida.
Ha ritirato le dimissioni
Tuttavia Plodari, supplicato dalla maggioranza, è rimasto irremovibile sulle sue scelte anche se per ritirare le dimissioni avrebbe avuto tempo fino alla mezzanotte del 25 luglio.
Cosa che effettivamente ha fatto.
Ieri pomeriggio, giovedì, Plodari ha protocollato il ritiro: un cambio d’idea improvviso ed è di nuovo sindaco.
Tutto senza aver avvisato nessuno delle sue intenzioni.
«E’ passato qualche giorno e ho riflettuto - ha affermato poche ore dopo essere passato dall’ufficio Protocollo - C’è stata una serie di problemi tecnici, non sappiamo ancora quando si andrà a votare e non c’era la certezza che Longhena sarebbe andata al voto a ottobre così ho preferito guidare il paese ancora per un po’ piuttosto che lasciarlo scoperto e commissariato. Stiamo anche passando un brutto periodo a causa della pandemia, una situazione non facile».
Ha inoltre rassicurato tutti quelli che si sono preoccupati.
«Non ho nessun problema di salute, sto bene e non ho avuto alcuno screzio con la maggioranza - ha affermato - Volevo lasciare per una serie di problemi personali che non ho intenzione di rivelare. Le persone purtroppo non capiscono che fare il sindaco anche in un Comune così piccolo è un grosso impegno che comporta delle responsabilità non indifferenti. Ora aspetto che passi questo periodo che ci ha messo tutti a dura prova, poi si vedrà».