Il sindaco di Corte Franca contrattacca: "Preparate una mozione di sfiducia"
Non si tratta di una rinuncia al mandato ma di un modo per fare chiarezza.
Dopo le vicende dello scorso Consiglio comunale la maggioranza è uscita incerta e malconcia.
Gli antefatti
Durante il Consiglio del 21 giugno uno dei consiglieri di maggioranza, Omar Plebani, ha chiesto al sindaco Gianpietro Ferrari di sospendere il Consiglio comunale o rinviare la variazione di Bilancio perché uno dei punti più importanti, la costruzione di un Centro residenziale per anziani, non era stato discusso all'interno della maggioranza.
La votazione fu rimandata a metà luglio ma non si sa se nel prossimo Consiglio la maggioranza avrà i numeri o meno.
Il sindaco chiede la mozione di sfiducia
Nella missiva inviata a tutti i consiglieri e pubblicata per trasparenza ieri sul sito del Comune, il primo cittadino ha chiesto di essere sfiduciato. Non si tratta di una rinuncia al suo mandato ma, per chi conosce Ferrari, di una sorta di provocazione nonché una forte richiesta di chiarimenti e richiesta di presa di responsabilità.
Alcune dichiarazioni dei consiglieri eletti fra le fila della maggioranza sono state articolate in modo tale da poter ingerare il legittimo dubbio sulla coesione e la consistenza numerica della stessa.
Nonostante abbia piena consapevolezza di aver sempre posto come unico riferimento al mio agire l'interesse pubblico e il rispetto del programma di mandato, è possibile che, per svariati motivi, nel corso del mandato l'auspicabile compattezza della compagine di governo vacilli o venga meno.
Nel caso questo dubbio venga solo sfiorato ritengo sia necessario ripristinare la giusta chiarezza verso i cittadini in primis e verso lo stesso Consiglio.
Cos'è la mozione di sfiducia
Si tratta di una richiesta di verifica numerica dei numeri a sostegno del primo cittadino. Come specificiato anche da Ferrari nel documento, si tratta di una documento che può essere presentato liberamente solo dalla minoranza, o da chi sfiducia il sindaco. Per cui la richiesta non è un obbligo ma una proposta per fare chiarezza.