Il ritorno di Carlo Tengattini: ritenta per la quarta volta
Annunciata la candidatura in vista delle elezioni amministrative: torna in pista l'ex sindaco
Se ne parlava già da tempo in paese e la conferma era arrivata la scorsa settimana con la comparsa, sui social network, della lista «Orgoglio Paratico» che, oltre a una fotografia simbolica dell’Oselanda, riportava il nome dell’ex sindaco Carlo Tengattini.
Il ritorno di Carlo Tengattini: ritenta per la quarta volta
In questi giorni il «vecchio sindaco», dato che così si è definito lui stesso, ha recapitato una lettera nella cassetta della posta di tutti i cittadini per spiegare le motivazioni che lo hanno spinto a ricandidarsi per la quarta volta, dopo aver amministrato il Comune di Paratico prima dal 1999 al 2009 e poi dal 2014 al 2019 come sindaco e, nel mezzo, come vice sindaco della Giunta di Maria Giulia Venturi.
«In vent’anni di Amministrazione abbiamo rivoluzionato Paratico – ha esordito Carlo Tengattini, accompagnato da Nicola Tengattini Marini, uno dei componenti della lista che nelle prossime settimane verrà presentata alla comunità – Abbiamo riqualificato il parco dell’Oselanda, collegando asilo nido, scuola materna, elementari e medie, centro anziani e centro diurno, creando quindi un grande centro di aggregazione per bambini, famiglie e anziani. Abbiamo riqualificato il centro storico, la piazza e il municipio, abbiamo portato le fognature ai Tengattini e risolto i problemi di acqua potabile nella parte alta dell’abitato di Paratico. Per non parlare dei 14 chilometri di marciapiedi e viali e del progetto per la creazione del lungolago delle Erbe danzanti, redatto da Cristina Mazzucchelli, che in molti ci hanno invidiato».
Che Paratico nell’ultimo ventennio abbia cambiato volto è innegabile. E’ del 2004 l’acquisto delle aree dismesse delle ferrovie: «Abbiamo rogitato nel 2008 – ha ricordato Tengattini, oggi 71enne – Tra il 2012 e il 2014 abbiamo ricevuto due riconoscimenti a livello nazionale ed europeo per il lungolago, che invece oggi non viene curato come dovrebbe e non somiglia nemmeno un po’ a quello di dieci anni fa».
Alla cura del verde pubblico sono legate alcune delle motivazioni che hanno spinto l’ex sindaco a ricandidarsi.
«Mi sento moralmente responsabile della candidatura dell'attuale sindaco, da me caldamente sponsorizzato nel 2019 – ha sottolineato - E lo stato attuale del territorio e dei relativi servizi è molto deficitario. L’impegno, professato in campagna elettorale dall’attuale maggioranza, a garantire continuità con il passato, per mantenere le eccellenze conseguite e migliorare la qualità della vita è stato disatteso. Ora, degrado e incuria fanno da padrone, i servizi, tranne per il settore sportivo, sono stati dimezzati, come nel caso dei servizi alla Persona o della cultura, o dimenticati del tutto, come i servizi turistici e ambientali».
E’ una pesante critica quella mossa da Carlo Tengattini nei confronti della maggioranza di Paratico Futura, che sta cercando un nuovo nome per ripresentarsi alla scadenza elettorale con Gianbattista Ministrini come candidato sindaco in cerca dei consensi per il secondo mandato.
«Tra i fiori all’occhiello di Paratico anche la storica manifestazione biennale “Scolpire in piazza”, ereditata dal 1992 – ha concluso il candidato sindaco – Anche questa è stata abbandonata, così come il parco dell’Oselanda, che avrebbe dovuto essere il centro della vita sociale di Paratico. Non è vero che non ci sono i soldi, si tratta di scelte politiche, perché le disponibilità di bilancio sono state dirottate su assunzioni di vigili e dipendenti dell’ufficio tecnico che ritengo eccessive. Mi ricandido quindi per arrestare il declino di Paratico: non si tratta di questioni personali, ma di visioni e quindi di politiche differenti».
Tornare indietro per andare avanti? Questa la filosofia che muove l’ex sindaco che, tramite le nostre pagine, ha voluto invitare gli altri due candidati a un confronto «all’americana» da programmare per gli ultimi giorni di campagna elettorale. «Così gli elettori potranno scegliere consapevolmente chi votare», ha chiosato.