Il candiato Roberto Goffi presenta la sua Siamo Chiari
In corsa alla poltrona di primo cittadino di Chiari, ha parlato della sua idea di città: a breve verranno presentati i membri della lista
Nessun "sermone" preparato, si è seduto al tavolo e si è dato in pasto alle domande della stampa alle quali ha risposto con sicurezza, senza peli sulla lingua, ma ben attento a non attaccare gli altri candidati che con lui sono in corsa alle elezioni amministrative di giugno.
Il candiato Roberto Goffi presenta la sua Siamo Chiari
Roberto Goffi ha parlato della sua Siamo Chiari, delle idee e del futuro della città anticipando che sarà accompagnato da persone giovani e competenti, ma non svelando ancora i nomi dei componenti della lista che lo sostiene. Però, non c’è da temere: è già stato anticipato che a breve verranno svelati in un incontro aperto alla cittadinanza.
Siamo convinti di poter essere una novità in queste elezioni dell’8 e 9 giugno, lavoriamo per portare una nuova visione alla città di Chiari, per essere l’alternativa migliore possibile in queste elezioni
A gennaio il tuo nome compariva in un accordo firmato insieme agli altri componenti del Centrodestra, che cosa è successo?
La politica per me è programmazione, ascolto e condivisione. Questo è stato fatto in quel periodo: ci siamo trovati, abbiamo creato una possibilità di collaborazione tra le parti. Ma quando poi si arriva al “problema” della condivisione, bisogna essere d’accordo tutti. Se qualcuno decide di staccare la spina e fare una scelta propria tutto decade. Anche noi abbiamo dunque deciso di posizionarci dove meglio stiamo, ossia al centro, e di intraprendere questa nuova strada.
Cosa ti ha spinto a candidarti?
Si parte da un discorso nato circa due anni fa: abbiamo iniziato a pensare a cosa poter fare per la città di Chiari. Da 8 anni sono vicepresidente di una “cittadina” di 52mila abitanti, o meglio siedo in Consiglio della Lombardia della Federazione Italiana di Atletica Leggera. Termino quest’anno il mio mandato con loro e mi piaceva molto l’idea di poter fare qualcosa per la mia città, che io amo. Così, insieme ad amici, già da tempo avevamo iniziato a parlarne. Siamo prima arrivati al punto di collaborare con altre forze e poi, come dicevo prima, ma a seguito di come è andata è poi arrivata la mia candidatura in modo abbastanza naturale con i ragazzi della lista che a breve presenteremo.
E a cosa è dovuto il cambio di nome della tua civica? Da che cosa partiamo con questa «chiarezza» annunciata...
Il cambio di nome è una conseguenza di quanto è successo. Dietro all’idea del nome c’è, ovviamente, un doppio senso: siamo amanti della nostra Chiari e vogliamo essere molto chiari nel nostro operare. Con questo nome vogliamo esprimere una concentricità, proprio verso il centro (così come il simbolo) e, soprattutto, essere chiari con la gente. Vogliamo essere l’unione tra chi vive dalla parte del cittadino e, invece, chi governa. Deve esserci una condivisione di idee, un cammino comune e un continuo scambio di proposte. Questo è importante per poter vivere a pieno la città.
Pensi che la tua candidatura possa incidere positivamente o negativamente sui ruoli che hai già in città? Vedi lo speaker alle manifestazioni, l’impegno con l’Atletica, le Quadre e altro ancora...
Credo che la candidatura non vada a compromettere nulla, ma eventualmente può essere d’aiuto nel portare novità ed esperienze…
Credi che la tua esperienza e competenza in campo sportivo possano esserti d’aiuto?
Certamente. Soprattutto nel rispetto delle regole e del fair play. Per questo non ci sentirete mai parlare male degli altri candidati. Sono tutte persone rispettosissime. Vogliamo distinguerci per la nostra voglia di novità e per quello che vogliamo apportare. Attraverso le nostre proposte e una ventata nuova, ma dalla mia esperienza mi porto dietro soprattutto la correttezza in campo. Ci tengo a dire che spero sia una campagna elettorale dai toni costruttivi, volta a dare ai nostri concittadini idee per risolvere i problemi, e non fatta solo di scontri e di contrasti.
Sei disposto a scendere a compromessi e barattare posti per sicure alleanze? Soprattutto andando incontro al ballottaggio...
Compromessi no. Sono assolutamente disposto a condividere le nostre idee e a collaborare. Qualcuno può essere d’aiuto a noi e noi possiamo essere d’aiuto a qualcuno, ma mi viene difficile parlare di compromessi. Non mi sono mai piaciuti. Puntiamo alla collaborazione, sempre attraverso la condivisione e la collaborazione.
Che cosa c’è in cima alla lista delle priorità del gruppo? Qualche anticipazione?
Io e la mia squadra abbiamo l’idea di un commercio diverso, con più voce ai commercianti, in primis, e alle associazioni. Abbiamo voglia di proporre tanta condivisione tra sport, cultura e inclusione, attraverso una serie di programmi che vorremmo attuare, e ci piacerebbe molto un percorso culturale che unisca i punti cruciali della città di Chiari. Certamente mi piacerebbe molto anche una riorganizzazione del centro sportivo. La squadra, invece, la presenteremo a breve. Ribadisco che ci sono tanti giovani, con grande competenza, già affermati nel proprio lavoro e che hanno una gran voglia di fare. Abbiamo tante idee e non vediamo l’ora di mostrarle alla città.