Grande battaglia contro la ludopatia
Approvato un regolamento dal Comune di Flero.
Il Comune di Flero ha aperto la grande battaglia contro la ludopatia con un regolamento comunale apposito.
La grande battaglia contro il gioco d'azzardo lecito
Contrastare con tutti gli strumenti necessari il diffondersi delle patologie derivanti dalle problematiche legate al gioco d’azzardo lecito. E’ questa la volontà dell’Amministrazione comunale di Flero che ha così approvato il regolamento per la prevenzione e il contrasto alla ludopatia.
Qual è l'intento del Comune?
La ludopatia è una vera e propria patologia, riconosciuta solo da tre anni, che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o scommettere in denaro. Come si legge nel regolamento «l’intento dell’Amministrazione è di rendere consapevoli i cittadini di come, ad un comportamento iniziale impulsivo, spesso segua una vera e propria dipendenza patologica da gioco. A sostegno di detto intento, l’Amministrazione realizzerà campagne mirate ad informare i cittadini sui danni che derivano dal disturbo da gioco d’azzardo».
In questo modo si vogliono tutelare le fasce più deboli e vulnerabili della società. Contenere i costi socio-economici. Ridurre i danni che il fenomeno è in grado di provocare alla sfera affettiva e lavorativa e alla pacifica convivenza sociale. Inoltre il Comune raccoglierà alcuni dati che consentiranno di stabilire, non solo l’incidenza locale della ludopatia, ma anche di adottare le azioni necessarie a limitarlo.
L'assessore Elena Franceschini
Come potrà avvenire tutto questo? A spiegarlo è stato l’assessore Elena Franceschini: "Nel nostro programma abbiamo scritto del contrasto che vuole attuare questa Amministrazione al fenomeno ludopatia. Siamo stati contattati dal Comune di Brescia e ben volentieri abbiamo accettato l'invito a collaborare con altri quattordici Comuni. La città ha già elaborato un percorso finalizzato all'emissione di un'ordinanza condivisa con gli altri Comuni della provincia".
"L'obiettivo è la riduzione del 30% all'anno del numero delle slot machines e il dimezzamento delle sale gioco. Il limite massimo di apertura dei locali sarà di 8 ore e i Comuni potranno stabilire le fasce orarie di funzionamento e delimitare la distanza dai luoghi sensibili. Così al regolamento nazionale, farà seguito questo comunale che abbiamo approvato. Vi sarà poi l’ordinanza del sindaco sugli orari di apertura delle sale da gioco e a questa seguiranno i controlli della Polizia Locale. Quest’ultima in particolare ha ricevuto un'attività formativa gratuita pagata da Regione Lombardia, che ha investivo 70mila euro per la formazione di tutti gli agenti di Polizia Locale dei Comuni aderenti".
La visione di Buongiorno Flero
L’opposizione di «Buongiorno Flero» si è astenuta su questo regolamento e le motivazioni sono state enunciate dal capogruppo Nadia Pedersoli: «Pensiamo che si parta da lodevoli motivazioni. Ma quello proposto è un regolamento che difficilmente riuscirà a contrastare efficacemente il problema della ludopatia essendo poco definito e poco articolato. Per partire con un’operazione così sarebbe stato opportuno avere i numeri ufficiali dai monopoli che si riferiscono al nostro Comune. Così avremmo capito quale sia la situazione oggi. Ci asteniamo quindi perché riteniamo lo strumento poco operativo e non di aiuto nell’operazione».
Altri aspetti del regolamento
Il regolamento comunale di Flero inoltre ha disposto altre misure per il contenimento della ludopatia. Infatti vi è scritto che l’Amministrazione «si asterrà dal concedere in locazione o ad altro titolo il patrimonio immobiliare, qualora tali beni siano utilizzati per il gioco d’azzardo lecito». E ancora: «Le ditte alle quali l’Amministrazione abbia affidato la gestione delle affissioni pubblicitarie devono rifiutare le richieste di coloro che intendano promuovere la propria attività di gioco d’azzardo lecito. Su tutto il territorio comunale sono vietati l’uso e l’installazione di insegne luminose all’interno e o all’esterno dei locali in cui siano collocati gli apparecchi da gioco. Le richieste in tal senso saranno rigettate dall’Amministrazione comunale».
Chi contravviene a tutte queste disposizioni incapperà in sanzioni che potranno portare anche alla sospensione temporanea dell’attività commerciale.