Regione Lombardia

Gian Antonio Girelli sulla riforma della legge sulla sanità: "Un semplice aggiustamento per non inciampare nella censura del Governo"

Girelli: "La nostra contrarietà è netta".

Gian Antonio Girelli sulla riforma della legge sulla sanità: "Un semplice aggiustamento per non inciampare nella censura del Governo"
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Dopo una maratona di due settimane, la maggioranza in consiglio regionale ha approvato la riforma della legge sulla sanità.

Le parole di Gian Antonio Girelli

“Non è altro se non un semplice aggiustamento resosi necessario per non inciampare nella censura del Governo, come richiesto da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, e per poter ricevere le risorse stanziate con il Pnrr. Le uniche vere novità, ovvero Case e Ospedali di comunità, sono infatti mutuate da scelte fatte a livello nazionale ed europeo, non certo regionali”, commenta Gian Antonio Girelli, consigliere regionale del Pd e presidente della Commissione d’inchiesta sul Covid di Regione Lombardia.

“Le liste d’attesa, i ticket e la loro rimodulazione, la prevenzione, le malattie rare, le malattie mentali, i medici di famiglia, le nuove professioni sanitarie, la rete territoriale, il ruolo dei sindaci, il sociosanitario, la disabilità, la gestione degli anziani sono tutti temi cruciali ma solo sfiorati, se non del tutto ignorati da questa nuova legge – prosegue Girelli –. Così come un modo diverso di pensare il rapporto pubblico privato, con un recupero della regia pubblica e la valorizzazione del terzo settore e del no profit”.

Dunque,

“La maggioranza si è nascosta dietro facili slogan, dalla libera scelta all’eccellenza lombarda, senza avere un minimo di capacità autocritica, senza una riflessione su quanto in particolare con il Covid le lombarde e i lombardi hanno sperimentato. La nostra contrarietà è netta, riteniamo questa legge la restaurazione di un sistema dimostratosi inadeguato. Rileviamo l’incapacità di una maggioranza frammentata, senza il coraggio del cambiamento. Cambiamento che come opposizione dobbiamo costruire con i cittadini per le elezioni del 2023”, conclude Girelli.

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