Ghedi: Pasticcio aliquote, da restituire 900mila euro

Ghedi: Pasticcio aliquote, da restituire 900mila euro
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A detta dell'assessore al Bilancio Matteo Agnari, la cifra che il Comune di Ghedi si appresta a sborsare ai cittadini - 900mila euro - non comporterà particolari problemi ai conti comunali visto che è stata recuperata facendo ricorso all’avanzo di amministrazione che è stato accertato sulla base dell’esercizio 2015. Il ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Ministero dell'economia e delle finanze ha infatti dato i frutti sperati da cittadini e opposizioni: come già ribadito più volte e da più parti nell'ultimo anno, le aliquote Imu, Tasi e Irpef presentate dopo il termine ultimo del 30 luglio 2015 sono da considerarsi non valide. Anche Ghedi quindi fa ufficialmente parte di quei comuni ritardatari che dovranno risarcire i propri cittadini a fronte di pagamenti non dovuti. «Ma come è stato possibile?» Si chiedono tutti. «Dopo una prolungata incertezza - ha spiegato Agnari - è stata stabilita la perentorietà della data di presentazione delle tariffe. Il Bilancio doveva essere presentato entro il 20 luglio e le tariffe per le aliquote entro il 30 ma c'è da sempre un certo margine di tolleranza, tanto è vero che lo stesso Mef non ha considerato perentoria la data per la presentazione del bilancio. Una considerazione che, contrariamente a quanto avevamo ipotizzato, non è stata estesa alle tariffe e che quindi ha reso le nostre, presentate il 4 agosto, fuori tempo». Ora la preoccupazione generale però riguarda la necessità di informare capillarmente tutti i cittadini della possibilità del rimborso e dei modi in cui avverrà. Innanzitutto bisogna fare richiesta con un modulo apposito scaricabile dal sito web del comune. I modelli disponibili sono in tutto tre: uno per le persone fisiche, uno per le aziende e uno per i commercialisti. Una volta compilati andranno consegnati all'ufficio tributi.


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