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Firmato il nuovo Dpcm, sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Ecco cosa cambia

Chiusura di tutte le scuole nelle zone rosse e ricorso alla didattica a distanza nei territori con un’incidenza dei contagi pari superiore a 250 casi ogni centomila abitanti (anche nelle zone gialle e arancioni) per almeno una settimana

Firmato il nuovo Dpcm, sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Ecco cosa cambia
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Firmato il nuovo Dpcm, sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Ecco cosa cambia.

Chiusura di tutte le scuole nelle zone rosse, ricorso alla didattica a distanza nei territori con un’incidenza dei contagi pari superiore a 250 casi ogni centomila abitanti (anche nelle zone gialle e arancioni) per almeno una settimana, stop alle attività di barbieri e parrucchieri nelle zone rosse. E ancora: riapertura di cinema e teatri in zona gialla a partire dal 27 marzo, curva epidemiologica permettendo, e via libera alle visite dei musei anche nel week-end. Infine, come già detto, le eventuali limitazioni scatteranno dal lunedì e non più dalla domenica.

Sono queste le principali restrizioni contenute nel primo Dpcm firmato da Mario Draghi, illustrate dai ministri Mariastella Gelmini (Affari regionali) e Roberto Speranza (Salute), il presidente dell’Istituto superiore di sanità Sivlio Brusaferro e dal presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, nel corso di una conferenza stampa indetta a Palazzo Chigi. Per il resto, il nuovo Dpcm, in vigore da venerdì 6 marzo al 6 aprile, Pasqua e Pasquetta comprese, seguirà la linea dettata dai precedenti decreti firmati dal Governo Conte II, compresa la suddivisione delle Regioni nelle fasce di rischio bianca, gialla, arancione e rossa.

Le parole di Speranza

«Il principio guida è quello della tutela della salute – ha sottolineato il ministro Speranza -. Per far ripartire il Paese bisogna prima vincere la battaglia sanitaria. La curva dà segnali piuttosto robusti di ripresa e dobbiamo fare i conti con varianti temibili del Covid. La variante inglese è prevalente e ha una capacità elevata di penetrazione tra i più giovani. Questo ci ha portato a decidere, dopo aver ricevuto il parere del Cts, che in area rossa le scuole di ogni ordine e grado seguiranno le lezioni con la modalità della didattica a distanza».

«Rivolgo un appello ai cittadini – ha aggiunto Speranza -. Siamo in una fase epidemiologica che non può essere sottovalutata. L’epidemia non si vince solo con un Dpcm ma serve il contributo di tutti i cittadini. L’utilizzo della mascherina, il distanziamento ed evitare gli assembramenti sono regole essenziali, che dobbiamo continuare ad osservare».

Le parole della Gelmini

La bozza del Dpcm è stata condivisa con Regioni, comuni e province dalla scorsa settimana. Oggi è stata trovata la sintesi anche in merito alle nuove limitazioni che riguarderanno la scuola. «Vi è un cambio anche nel metodo – ha commentato il Ministro Gelmini -. Il decreto è improntato alla massima condivisione dei provvedimenti con i gruppi parlamentari. Venerdì svolgeremo una prima conferenza con i rappresentanti di Regioni, Comuni e provincie per fare il punto sulla campagna vaccinale. Viste le nuove chiusure, nel relativo decreto di sostegno abbiamo previsto risorse fino a 200 milioni di euro sul tema dei congedi parentali per sostenere le famiglie».

Il decreto sostegno sarà varato nel giro della prossima settimana. «Il provvedimento prevederà risorse anche per potenziare la didattica a distanza e la connettività, in modo tale da consentire comunque ai ragazzi che non potranno andare a scuola di frequentare le lezioni nel modo più adeguato».

Pasqua e Pasquetta

In merito alla possibilità di prevedere deroghe che consentano ricongiungimenti nei giorni delle festività pasquali il ministro Speranza ha specificato che «il Governo analizzerà con il supporto dei tecnici e degli scienziati l’evoluzione della curva epidemiologica. Valuteremo nelle settimane che verranno come adeguare o aggiornare le misure rispetto a un obiettivo che, al momento, è ancora molto distante sul piano temporale».

Spostamenti e mascherine

Prorogato l’obbligo di indossare le mascherine e il divieto di spostamento tra le Regioni (anche quelle gialle e bianche) salvo che per ragioni di lavoro, salute o prima necessità. All’interno della singola Regione i movimenti sono disciplinati dalle regole previste per la fascia di rischio in cui è classificata. Resta consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità (servirà quindi l’autocertificazione).

Infine, resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino seguente. Chi abita in zona gialla potrà andare a trovare in ambito regionale amici e parenti, una volta al giorno, entro i limiti del coprifuoco in un massimo di due persone (esclusi i figli minori di 14 anni o le persone non autosufficienti). Sono invece vietate tutte le visite a qualsiasi abitazione privata nelle zone rosse.

Palestre e piscine

Prosegue la serrata di palestre e piscine. Nei territori inclusi nelle zone rosse dovranno chiudere anche i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici.

Seconde case

È concesso recarsi nelle seconde case che si trovano in zona gialla o arancione, anche quelle al di fuori della propria regione di residenza. Lo può fare un solo nucleo familiare e soltanto se la seconda casa è disabitata; non si può viaggiare quindi insieme ad amici o parenti.

Inoltre, è vietato raggiungere le abitazioni inserite nelle zone rosse o arancione scuro e chi vive in nei territori ad alto rischio non può andare nelle seconde case che si trovano in fascia banca, gialla o arancione.

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