Dopo 25 anni di militanza nella Lega il sindaco passa a Fratelli d'Italia, le reazioni
Dalla segreteria provinciale della Lega tuonano: "Quello che non accettiamo, per rispetto soprattutto dei cittadini e delle migliaia di leghisti bresciani, è ricevere lezioncine di "coerenza" da chi vanta 25 anni di militanza in un movimento federalista e autonomista come la Lega ma contemporaneamente sceglie di passare in un partito centralista".
Il sindaco di Agnosine Giorgio Bontempi, dopo venticinque anni di militanza nella Lega cambia strada ed entra a far parte di Fratelli d'Italia.
Le reazioni
Queste le parole della segreteria provinciale della Lega:
“Abbiamo preso atto della decisione unilaterale di Giorgio Bontempi di lasciare la Lega, augurandogli buona fortuna in questa sua nuova avventura. Quello che però non accettiamo, per rispetto soprattutto dei cittadini e delle migliaia di leghisti bresciani, è ricevere lezioncine di "coerenza" da chi vanta 25 anni di militanza in un movimento federalista e autonomista come la Lega ma contemporaneamente sceglie di passare in un partito centralista. Mentre Fdi si è dichiaratamente schierato contro l’autonomia della Lombardia, per noi è e resta una battaglia storica che con orgoglio portiamo avanti da sempre. Quindi, delle due l’una: non si può vantare la propria presunta "coerenza" quando si rinnegano tematiche storiche, non ci si può vantare di battaglie per l’autonomia e poi entrare nel partito che la osteggia. Dove sta la coerenza in questo? Ai posteri, e agli elettori, l’ardua sentenza. Peraltro lo stesso Giorgio nei suoi anni leghisti ha ricoperto ruoli apicali e avuto importanti opportunità politiche; per cui parliamo di una figura che è stata sostenuta e valorizzata dalla Lega, ma che forse ha ambizioni personali da soddisfare. Tutto assolutamente legittimo, per carità, ma un conto è la presunta "coerenza" e altro conto è l’interesse personale. Come Lega comunque non siamo in condizione di fasciarci la testa per un singolo amministratore che se ne va, abbiamo numerosi amministratori locali in tutta la Provincia di Brescia e una struttura ben ramificata sul territorio che altri ci invidiano. Le ultime elezioni provinciali, con la Lega che elegge 4 consiglieri su 8 nel centrodestra ed è primo partito rappresentato del consiglio, sono lì a dimostrarlo”.