Depurazione Garda occidentale, presentata una mozione condivisa in Consiglio Regionale
Il consigliere Gian Antonio Girelli ha presentato un testo unico per chiedere alla Giunta di farsi promotore nei confronti del Governo per la rivalutazione delle decisioni prese in merito agli impianti di depurazione del Garda occidentale.
Due mozioni abbinate (la 654 e la 658) sono state presentate oggi (martedì 19 ottobre) in Consiglio regionale in merito alla depurazione dei reflui del Garda occidentale.
Rivalutare la decisioni prese
É stato il consigliere regionale del Pd Gian Antonio Girelli a presentare un testo unico per chieder alla Giunta regionale di farsi promotore nei confronti del Governo per la rivalutazione delle decisioni prese in merito agli impianti di depurazione del Garda occidentale valutando la circostanza di riprendere il percorso interrotto, ristabilendo un iter istituzionale corretto per riprendere un approccio di discussione e di coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti. Con la mozione Girelli ha chiesto che la Giunta si attivi con il Governo affinché vengano considerate tutte le valutazioni tecniche possibili. I Consiglieri regionali bresciani di Pd, Forza Italia, Lega, M5S hanno condiviso il documento.
Le parole del consigliere Claudia Carzeri
"Anche Regione Lombardia - ha dichiarato il consigliere regionale Claudia Carzeri - deve sentirsi coinvolta nella discussione in atto. Quello di oggi - ha detto Carzeri - per me è un intervento particolarmente significativo per molti aspetti. Sicuramente quella della depurazione dei reflui del Garda occidentale è questione importante. Sono nata e cresciuta a Montichiari, abito a poca distanza dal Chiese, fiume a cui abbiamo sempre chiesto molto. Un fiume che è una presenza vivissima nel nostro territorio e sono vicina ai miei concittadini che da sempre hanno lavorato e lottato per la salvaguardia ambientale del nostro paese".
Alberti del M5S ha detto che la mozione così come è stata scritta non gli piace
Ma la voterò - ha detto - Due anni fa chiesi alla regione di considerare tutte le alternative. E invece siamo arrivati al commissariamento di tre Enti. Al Governo bisogna chiedere di ritirare il Commissario e ristabilire il percorso originario. Per vari motivi mi verrebbe da votare contro ma facciamo questo ultimo tentativo anche se non c'è la necessità dell'urgenza perché c'è un documento che conferma come le sublacuali possano essere in attività fino al 2035. Anche questo non c'è scritto nella mozione ma va bene, facciamo questo tentativo.
Qualche perplessità
La mantovana Forattini ha chiesto che vengano coinvolti anche gli enti mantovani perché comunque vada ci sarà una ricaduta sul territorio virgiliano. Viviana Beccalossi del Gruppo misto si è astenuta per perplessità soprattutto sul fatto che si debba far incontrare di nuovo gli attori coinvolti.
Il lago di Garda - ha detto Beccalossi - ha bisogno di un depuratore importante da un punto di vista ambientale e sanitario. A me dispiace che non ci sia il coraggio di decidere, cosa che un tempo sapeva fare il centro destra. Io vado oltre la mozione, serve la volontà politica per decidere. Ringrazio comunque i consiglieri di maggioranza e minoranza per l'impegno.
Nella dichiarazione di voto il consigliere Girelli ha detto che il senso della mozione è quello di restituire ai territori la possibilità di intervenire nelle decisioni.
L'assessore Pietro Foroni ha detto che Regione Lombardia e lo Stato italiano non possono permettersi che succeda qualcosa alla sublacuale del Garda
Presenterò al Governo le ragioni della mozione ma che non si arrivi alle calende greche per la realizzazione delle opere necessarie per la depurazione dei reflui del Garda.
La discussione si è conclusa con 62 voto a favore e 4 astenuti.
di Alberto Boldrini