Il "no"

Depuratore del Garda: il Parlamento vota "no" alla rimozione del commissario

L'obiettivo dell'ordine del giorno presentato dall'on.Dori era restituire alle autorità locali le decisioni e di rivalutare soluzioni alternative a quella attualmente prospettata

Depuratore del Garda: il Parlamento vota "no" alla rimozione del commissario
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Depuratore del Garda: il Parlamento vota "no" alla rimozione del commissario. A cotare contro la proposta di rimozione ben 168 deputati su 255.

Depuratore del Garda, il voto contrario del Parlamento

Il Parlamento ha votato contro l'ordine degli giorno tramite il quale si chiedeva al Governo di rimuovere il Commissario straordinario per la progettazione ma anche per l'affidamento e l'esecuzione delle nuove opere.

Chi ha votato contro

Il Governo ha dato parere contrario all’ordine del giorno proposto dall’on. Dori, col quale chiedeva la rimozione del Commissario straordinario per le opere di collettamento e depurazione della sponda bresciana del Lago di Garda, al fine di restituire alle autorità locali le decisioni e di rivalutare soluzioni alternative a quella attualmente prospettata, "per - come hanno evidenziato Dori e Girelli -  tutelare così il territorio e il fiume Chiese". Ad esprimere voto contrario sono stati tutti i gruppi di maggioranza (Fdi, Lega, Forza Italia), assieme a Azione/Italia Viva. A favore hanno votato Avs, Pd e m5s. Ad astenersi l'esponente bresciano di Fratelli d'Italia, Cristina Almici.

 

Le parole di Stefano Borghesi (Lega)

“Spero che il voto di oggi alla Camera sull’odg relativo alla revoca del commissariamento per il depuratore del Garda, che ha visto bocciare la proposta di revocare il commissariamento, segni lo stop alle polemiche spicciole su quest’opera ed il commissariamento. L’auspicio è che si possa aprire una fase nuova, costruttiva e propositiva, senza i troppi signori del no a priori”.

Lo afferma il parlamentare bresciano della Lega, Stefano Borghesi.

“Oggi c’è stato il voto di una maggioranza compatta - ha aggiunto - che si è detta contraria a revocare il commissario, da questo punto si può solo andare avanti. Come già emerso in tutti i precedenti incontri, che hanno visto la partecipazione del Ministro e delle Regioni coinvolte, bene andare avanti con il confronto insieme ai territori ma senza ideologie e con pragmatismo. La volontà politica della Lega è e resta a favore della realizzazione del depuratore, lasciando ai tecnici il compito di individuare la miglior soluzione per procedere.”

 

 

 

 

 

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