Cremona-Treviglio e Brescia-Cremona, Ass. Terzi: "Da Trenord disservizio intollerabile"
Claudia Maria Terzi, ha scritto una lettera a Trenord in relazione all’utilizzo di treni monocarrozza negli orari di punta.
Cremona-Treviglio e Brescia-Cremona: Ass. Terzi “Da Trenord disservizio intollerabile”.
Cremona-Treviglio e Brescia-Cremona
L’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, ha scritto una lettera a Trenord in relazione all’utilizzo di treni monocarrozza sulle linee Cremona-Treviglio e Brescia-Cremona negli orari di punta.
“Tra gli svariati disagi che i cittadini sono costretti a subire per le inadempienze di Trenord, – spiega l’assessore Terzi – ora riscontriamo il ricorso a locomotori monocarrozza per corse solitamente garantite da convogli con 4 o 5 carrozze, negli orari di massima affluenza. Con il risultato di costringere gli utenti a viaggiare stipati in maniera indegna o a rinunciare al servizio. La fattispecie si è ripetuta in diverse occasioni e tutto questo è intollerabile”.
Mezzi inadeguati
“I lavori programmati da Rfi sulla stazione di Brescia hanno indotto Trenord a utilizzare treni diesel anche su linee elettrificate come la Brescia-Cremona o la Cremona-Treviglio, ma questo non giustifica in alcun modo il surreale utilizzo di mezzi del tutto inadeguati rispetto al consueto flusso di passeggeri”.
Richiesta di chiarimenti
“Il 29 giugno scorso, Trenord in una lettera alla Regione assicurava che i treni diesel impiegati fino alla fine dei lavori allo scalo di Brescia, previsti per il 9 settembre, avrebbero garantito un’offerta di posti a sedere compatibile con la domanda registrata nel periodo: in particolare la società prometteva che avrebbe utilizzato 13 treni in doppia composizione Aln 668. La beffa dunque è doppiamente inaccettabile, per non parlare del fatto che le linee in questione, come più in generale quelle lombarde, sono costantemente martoriate da cancellazioni e ritardi. Ho chiesto chiarimenti a Trenord, la quale deve rimediare al disservizio il prima possibile garantendo materiale rotabile adatto alla domanda di trasporto. Come Regione abbiamo oltrepassato il limite di umana sopportazione”, conclude Terzi.