Lombardia 2023

Corsa al Pirellone, Del Bono ha detto "no"

La risposta nel pomeriggio di ieri.

Corsa al Pirellone, Del Bono ha detto "no"
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Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ha detto "no".

Corsa al Pirellone, Del Bono lascia

La risposta è arrivata nel pomeriggio di ieri (giovedì 10 novembre 2022) a seguito di un'attenta analisi dal punto di vista politico su come avrebbe impostato la sfida contro l'attuale presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

Le voci dei politici

Una situazione che ora la direzione del Pd si trova a dover gestire ma non senza qualche difficoltà di troppo, dal momento che non si sta rivelando facile trovare qualche esponente da candidare alle primarie di coalizione.

"La proposta che facciamo al Pd è di sederci insieme con Sala, Moratti, Gori, Del Bono e gli altri sindaci lombardi per verificare se le distanze sul merito e sui programmi siano così rilevanti da impedire una candidatura comune - ha dichiarato Carlo Calenda  leader di Azione - Prendiamoci una giornata insieme per parlare di Lombardia e programmi invece di dividerci sulla provenienza dei candidati. Non costerebbe nulla e alla fine il Pd sarebbe comunque libero di scegliere un'altra strada. Letizia Moratti è una candidata vincente e con la sua candidatura potremmo davvero riuscire a strappare dopo trent'anni la Lombardia alla destra leghista. Non chiudiamoci questa possibilità per preconcetti ideologici".
La bresciana Mariastella Gelmini ha così commentato:
"Letizia Moratti è una donna coraggiosa, generosa, determinata. La sua candidatura alla guida di Regione Lombardia, con il sostegno di Azione-Italia Viva e aperta al civismo, è l'inizio di un percorso che guarda al futuro, che può dare nuova fiducia ai lombardi e restituire a questa regione il ruolo che le spetta".
Mentre il bresciano Gian Antonio Girelli:
"Si discute, e molto, sui candidati a presidente di Regione Lombardia. Nel centro destra si è consumata una frattura importante. Nel centro sinistra sembrano non esserci le condizioni di una proposta unitaria. Sono sempre più convinto che assieme al nome, che a breve dobbiamo fare, è sulle idee che dobbiamo lavorare: sanità, deve essere accessibile a tutti e vicina ai cittadini. Basta liste d’attesa, basta dover pagare per avere prestazioni, basta non sapere a chi rivolgersi. Ambiente, un cambio di passo concreto, non solo buoni propositi, ma interventi su bonifiche, autorizzazioni, discariche, cave. Trasporti, basta treni da terzo mondo, rispetto per chi li usa per lavorare, studiare, muoversi. Perché le lombarde e i lombardi è soprattutto di questo e, mi auguro di chi governando ne è la causa, che sono stufi/e. Partiamo da qui per un vero cambiamento, con chi ci sta, cercando l’unica vera alleanza, quella con i cittadini!".

 

 

 

 

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