Concessione spazi elettorali, l'Amministrazione risponde alla denuncia di Unione Popolare
L'Amministrazione ha diramato una nota stampa
Concessione spazi elettorali, l'Amministrazione comunale di Brescia fa alcune precisazioni.
Concessione spazi elettorali, il chiarimento
L'Amministrazione comunale di Brescia guidata dal sindaco Emilio Del Bono lo fa tramite una nota stampa ufficiale.
"Riprendiamo quanto riportato dalla stampa nei giorni scorsi, in merito alla denuncia di Unione Popolare per una presunta discriminazione da parte del Comune di Brescia che starebbe ostacolando la raccolta delle firme in vista delle elezioni regionali".
"La concessione temporanea di spazi nel periodo precedente le consultazioni elettorali e referendarie è regolata da una delibera della Giunta Comunale, risalente al 2008 (Giunta Paroli), e non da un’ordinanza sindacale come erroneamente riportato negli articoli, che definisce il soggetto competente al rilascio delle autorizzazioni, ovvero il dirigente del settore Promozione della città, le modalità della richiesta, le limitazioni sugli spazi, che sono predefiniti, e sui tempi, che prevedono massimo quattro richieste al mese per le aree mercatali. Provvedimenti tesi a garantire per tutti pari opportunità nell’utilizzo delle postazioni messe a disposizione".
Nel dettaglio
"Sorprende che, proprio ora, si crei questa polemica, perché dal 2008 ad oggi la delibera è sempre stata applicata dagli uffici competenti, anche in occasione delle molteplici consultazioni elettorali avvenute negli anni, e stupisce che il consigliere comunale della Lega Maggi faccia una richiesta di accesso agli atti per avere un documento in vigore da tempo, voluto e approvato da esponenti del suo stesso partito".
"Il 20 dicembre 2022 Rifondazione Comunista, in due casi per conto della lista Unione Popolare, ha fatto richieste per l’utilizzo di undici spazi mercatali per la raccolta delle firme per le candidature elettorali, di cui sei dal 23 al 30 dicembre e cinque dal 3 al 7 gennaio. Due concessioni sono state rilasciate in modo celere (le prime due richieste sono state evase il giorno dopo), ricordando ai richiedenti che l’ufficio avrebbe dovuto applicare la delibera citata, che per opportuna conoscenza è stata poi inviata loro, per definire le ulteriori occupazioni richieste ancora da concedere".
"Al fine di agevolare le esigenze di tutti i gruppi politici nel particolare periodo, è stato ribadito che il limite temporale di invio dell’istanza almeno dieci giorni prima dell’iniziativa non era tassativo e che sarebbe stato possibile presentare nuove domande in altre zone della città, non vincolate dalla delibera, senza che si cumulassero con le aree mercatali richieste. L’ufficio ha confermato altresì la disponibilità a fornire, anche telefonicamente, chiarimenti e un aiuto per riprogrammare le presenze sul territorio. Il 27 dicembre è arrivata la risposta di Rifondazione Comunista con la conferma di cinque postazioni, di cui la prima per il giorno 29 dicembre che è stata velocemente concessa. Le altre, afferenti al mese di gennaio, sono in corso di elaborazione da parte degli uffici. Nello stesso periodo altri quattro soggetti politici hanno fatto richieste di spazi per le proprie attività, tutte sono state evase celermente con concessione degli spazi indicati e concordati. Tutte le istanze avanzate da ogni soggetto politico sono sempre trattate con attenzione e puntualità in modo tale da consentire di disporre di luoghi e tempi per lo svolgimento delle proprie iniziative, garantendo così il principio democratico e pluralistico, ovviamente nel rispetto della normativa vigente".