Brescia in arancione scuro altri otto giorni: verso la proroga della chiusura delle scuole.
Manca l’ufficialità, ma arriverà a breve. A dare la notizia è stata l’agenzia di stampa nazionale Ansa.
«La Provincia di Brescia resterà in fascia arancione rafforzata per altri otto giorni. La decisione, a quanto apprende Ansa, è stata presa su indicazione della commissione indicatori (sono in corso le opportune interlocuzioni il ministero della salute). Restano quindi chiuse tutte le scuole, inclusa quella dell’infanzia mentre i nidi potranno riaprire. La commissione indicatori sta inoltre valutando la situazione in una serie di altri Comuni delle Province di Como, Cremona e Mantova».
Un breve, ma conciso comunicato che sembra spostare all’11 marzo il rientro a scuola degli studenti bresciani, in Dad da mercoledì scorso con il provvedimento regionale volto a contenere il repentino aumento dei contagi nel bresciano.
L’annuncio della Moratti
Ad annunciare le misure attorno alle 12.30 di martedì 23 febbraio 2021 – in una diretta sui canali istituzionali – era stata l’assessore al welfare Letizia Moratti: «Abbiamo convocato i nostri tecnici e deciso una strategia di mitigazione e contenimento della pandemia. Oggi il presidente emanerà un’ordinanza che coinvolge l’intera provincia di Brescia e i comuni di Viadanica, Predore San Martino, Sarnico, Villongo, Credaro, Castelli Calepio, Gandosso e Soncino istituendo una zona arancione rafforzata. La zona arancione rafforzata prevede, oltre alle classiche limitazioni da zona arancione, anche la chiusura delle scuole elementari, asili e nidi; il divieto di spostamento nelle seconde case; l’utilizzo mascherine chirurgiche sui mezzi di trasporto e la chiusura delle attività universitarie in presenza».