Al Pirellone mozione a tutela dei docenti con diploma scuola magistrale
Simone Giudici: “Tutelare posti di lavoro e garantire continuità didattica”.
Nella giornata di oggi, martedì 3 luglio, sarà discussa dall’Aula del Pirellone una mozione per la salvaguardia dei posti di lavoro dei docenti con diploma magistrale. Primo firmatario è il Consigliere regionale della Lega Simone Giudici.
Pirellone: Simone Giudici sulla mozione a tutela dei docenti con diploma scuola magistrale
“Questa mozione nasce dall’esigenza di tutelare il posto di lavoro di coloro che hanno conseguito il diploma magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002, ovvero prima che venissero modificati i requisiti per l’insegnamento nelle scuole dell’infanzia e primaria, con l’introduzione dell’obbligo della laurea in Scienze della Formazione primaria. Recentemente infatti, nel dicembre del 2017, una sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che il possesso del diploma, sebbene ottenuto prima del 2002, non costituisce requisito sufficiente per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento. Fra le altre cose questa pronuncia è in aperta contraddizione con quanto stabilito dagli stessi giudici solo un anno e mezzo prima. Il risultato di questo pasticcio all’italiana è che i circa 50 mila docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e i 6 mila in ruolo con riserva rischiano il licenziamento a fine anno scolastico, con la sola possibilità di essere richiamati come precari. Un’eventualità che creerebbe oltre ad un grave danno dal punto di vista dell’occupazione anche problemi tutt’altro che trascurabili sul fronte della continuità didattica. Prendendo quindi atto di come il problema, mai davvero risolto, dopo la sentenza del Consiglio di Stato di dicembre si sia ulteriormente aggravato, con questa mozione chiediamo che Regione Lombardia si attivi presso il Governo affinché assuma iniziative, anche urgenti, per trovare una soluzione. Da una parte bisogna agire in tempo utile per assicurare la regolarità delle operazioni necessarie all’avvio dell’anno scolastico 2018/2019, dall’altra occorre tener conto della necessità di rispettare dignità e aspettative di tutte le categorie di docenti precari interessate.”