Rivolta sui social

Per ora niente sconti, resta alle 22: ma quindi dovremo tenerci il coprifuoco anche in estate?

La questione è caldissima: niente differimento dalle 22 alle 23 almeno fino al 1 giugno.

Per ora niente sconti, resta alle 22: ma quindi dovremo tenerci il coprifuoco anche in estate?
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L'argomento #coprifuoco è subito schizzato in testa ai trends di Twitter e degli altri social network, già stamane, appena s'è diffusa la bozza del nuovo Decreto Covid che il premier Mario Draghi s'appresta a firmare. Questo pomeriggio, mercoledì 21 aprile 2021, si è poi tenuto un Consiglio dei Ministri molto dibattuto, al termine del quale la Lega s'è astenuta, proprio in relazione allo scottante tema.

Dovremo tenerci il coprifuoco anche in estate?

Tante riaperture, tutto positivo, anche con gli opportuni scaglionamenti, ma il "caro, vecchio" coprifuoco rimane alle 22: fino a ieri risultava bocciato lo sconto di un'ora fino alle 23 chiesto a gran voce per prime dalle regioni. E anche oggi la stessa linea è stata mantenuta.

E per tutto il giorno tutti (o quasi) si sono chiesti:

ma quindi dovremo tenerci il coprifuoco anche la prossima estate?

Il nuovo Decreto legge sarà in vigore fino al 31 luglio, quindi in teoria la risposta è sì.

Intanto è scontro fra le parti politiche

Il Governo potrebbe in corso d'opera decidere di spostare più in là l'orario della serrata magari o magari eliminare  proprio del tutto la limitazione. Ma non ora.

Il coprifuoco nono cambia: tutti a casa entro le 22. Il nuovo Decreto prolunga lo "Stato d'emergenza" fino al 31 luglio, ma il coprifuoco sarà in vigore più probabilmente fino al 15 giugno (considerando che gli spostamenti tra abitazioni private sono normati nel provvedimento sino a quella data): dipenderà dai contagi, se scenderanno è fisiologico arrivare in v corso d'opera a un allentamento delle restrizioni (ma qualora dovessero salire, le limitazioni potrebbero benissimo anche aumentare).

Questa mattina il sindaco di Bari e presidente dell’Associazione Comuni italiani Antonio Decaro aveva preannunciato:

“Il coprifuoco resta dalle 22, le misure pian piano saranno allentate”.

Nel pomeriggio Matteo Salvini ha minacciato di non votare il Decreto, proprio a proposito dello scottante tema del coprifuoco. E alla fine la Lega si è astenuta.

Diversi esponenti politici hanno attribuito al Cts la decisione di non spostare il coprifuoco alle 23, ma il Comitato tecnico scientifico ha smentito rispedendo la cosa al mittente, dicendo che il tema che non era stato mai affrontato.

Insomma, una questione che resta caldissima.

Ricadute su turismo, bar e ristoranti

Il punto è che le ricadute anche sul Turismo potrebbero essere molto pesanti: in quanti verrebbero in vacanza in Italia sapendo di doversi rinchiudere in stanza alle 22?

Ma turisti a parte, anche chi resta a casa, almeno d'estate, spera di farsi anche solo due passi la sera senza la spada di Damocle del tornare a casa entro le dieci.

Se poi assumiamo che il contagio all'aperto sia molto meno probabile, che senso avrebbe consentire a bar e ristoranti di riaprire per farli poi chiudere presto?

Il dibattito impazza su Twitter

L'ironia social intanto si è subito scatenata. Ecco alcuni cinguettii:

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