Scia di sangue

Altro femminicidio a Torino: il biglietto di scuse per i figli

Ha ucciso la moglie con un colpo di pistola e poi si è tolto la vita con la stessa arma.

Altro femminicidio a Torino: il biglietto di scuse per i figli
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Uccide la moglie con un colpo di pistola, poi si toglie la vita con la stessa arma: è successo a Torino nella notte. Le vittime sono due settantenni residenti ne centro del capoluogo piemontese, in via Quintino (nella foto di copertina), vicino alla stazione di Porta Nuova: l'omicida-suicida ha lasciato un biglietto di scuse per i figli.

Uccide la moglie con un colpo di pistola

Ha ucciso la moglie con un colpo di pistola e poi si è tolto la vita con la stessa arma. Omicidio-suicidio nella notte a Torino in via San Quintino. E' successo intorno alle 3 di notte.

L'uomo, un 78enne, ha ucciso la consorte sparandole un colpo di pistola mentre dormiva. La donna, 75 anni, è morta sul colpo.

Poi si toglie la vita

Successivamente l'omicida ha chiamato il 112 e poi si è sparato alla tempia. Quando sono arrivati i Carabinieri lo hanno trovato riverso sul divano del soggiorno. Al suo fianco un biglietto di scuse ai figli per il tragico gesto appena compiuto.

La pistola era regolarmente detenuta.

Una scia di sangue lunga e interminabile

Alessandra Zorzin aveva 21 anni, una bambina e una vita davanti. Una vita spezzata a metà del settembre scorso. L'ennesimo femminicidio - il 48esimo da inizio anno - si è consumato in un giorno di fine estate nella provincia vicentina, a Montecchio. A pochi chilometri di distanza da Noventa Vicentina, dove solo cinque giorni prima Rita Amenze, 31 anni, è stata uccisa dal marito, il 61enne Pierangelo Pellizzari, che a quanto pare non sopportava che lei volesse lasciarlo. E  da Calmasino (nel Veronese), dove la scorsa settimana Emanuele Impellizzeri, 38 anni, ha spezzato la vita della 27enne Chiara Ugolini, sua vicina di casa.

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Parrucchiera di professione, Alessandra è stata uccisa con un colpo di pistola in pieno volto attorno all'ora di pranzo di mercoledì 15 settembre. Il delitto è avvenuto nella casa dove la donna abitava con il marito e la bambina nella frazione Valmolino.  E' stata la stessa giovane ad aprire la porta al suo assassino, che le ha sparato un colpo di arma da fuoco dritto in volto. I vicini di casa, dopo aver sentito lo sparo hanno dato l'allarme. A trovare il corpo senza vita della 21enne è stato il coniuge mentre la loro figlioletta si trovava ancora all'asilo. L'assassino, invece, era fuggito a bordo di una Lancia Y.

Chiara e Rita

Lunedì 6 settembre Chiara Ugolini, 27 anni, era stata trovata in una pozza di sangue nel proprio appartamento dal fidanzato. A ucciderla era stato il vicino di casa Emanuele Impellizzeri, che poi si era dato alla fuga ed era stato raggiunto dalle Forze dell'ordine a Firenze, mentre viaggiava in moto sull'Autostrada.

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Soltanto sei giorni prima la vittima era stata Rita Amenze, 31 anni, uccisa dal marito Pierangelo Pellizzari, 61, che l'aveva attesa nascosto in un cespuglio fuori dal luogo di lavoro. Appena Rita era arrivata le aveva sparato sotto gli occhi delle colleghe e si era dato alla fuga. E' stato trovato 24 ore più tardi.

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Lunedì 13 nell'arco di poche ore si sono consumati due femminicidi.

Ad Agnosine, nel Bresciano, un uomo di 52 anni, Paolo Vecchia, ha ucciso a coltellate la moglie 46enne Giuseppina Di Luca, dalla quale si stava separando.  L'ha raggiunta sulle scale dell'abitazione dove si era appena trasferita e l'ha colpita a morte, dopodiché si è costituito.

Poche ore più tardi a Fagnano Castello, nel Cosentino, Sonia Lattari, 43 anni, è stata freddata a coltellate dal compagno, il 52enne Giuseppe Servidio, al termine di un litigio. Anche in questo caso è stato l'uomo ad allertare i soccorsi, quando oramai era troppo tardi.

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