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Malattia e rinascita raccontati attraverso l'arte

Elena Moletta ha dato vita a "Rifiorirai e sarai bellissima", una mostra e poi un libro-diario.

Malattia e rinascita raccontati attraverso l'arte
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di Federica Gisonna

Raccontare il tumore al seno, dalla scoperta alla guarigione, attraverso ciò che conosce meglio. L’arte.
E’ quanto fatto da Elena Moletta che ha dato vita prima alla mostra «Rifiorirai e sarai bellissima» e adesso, grazie alla Gam di Rudiano, al libro. Che poi, non è «soltanto» un volume da leggere, ma anche un diario dove appuntare i propri pensieri.

Malattia e rinascita raccontati attraverso l'arte

Corre l’anno 2018. Elena, una donna forte e indipendente, architetto, mamma e artista, scopre di avere un tumore al seno. In un periodo difficile, nel quale la sua vita ha preso una piega completamente inaspettata, ha preso in mano una matita e le ha affidato tutte le ansie e i suoi pensieri. L’intento? Aiutare se stessa e gli altri. «Quando impugno una matita o il pennello tutto sparisce, le ansie si dissolvono, i dolori sono più sopportabili, il tempo vola e le giornate diventano più corte e meno grigie - aveva scritto - In questo modo trovo la pace, la mia pace. I colori hanno un anima, sono fatti di luce. Quella luce colorata che cerco dentro alla malattia».

Così, la clarense ha dato vita ad un volto, o meglio un mezzo busto con una cicatrice ricoperta da fiori, che è diventato davvero iconico. Ha disegnato (con tutti i colori dell’arcobaleno, anche quelli più cupi quando era necessario) tutti i passaggi della malattia. Il suo vissuto. Ai disegni ha dato un nome, dalle «Origini» alla «Resilienza 2020» è ha trasformato in arte la sua storia. E non manca proprio nulla: ci ha messo tutto quello che ha passato, quello che ha imparato, le sensazioni, le emozioni e anche le paure.

E’ così nata l’idea di realizzare una mostra (con 40 disegni eseguiti su cartoncino con la tecnica dell’acquerello e collage) che potesse essere una testimonianza in merito all’esperienza del cancro al seno, ma anche un invito alla prevenzione. «Disegnare è stato la mia fenice, sono risorta dalle ceneri grazie a questo progetto e spero che sia d’esempio per altre donne che come me hanno vissuto o stanno vivendo la malattia», ha spiegato. Il disegno è poi diventato conosciutissimo: è stato realizzato sulle borse in tela (ma non solo) e anche sulle magliette che a Natale del 2019, grazie al buon cuore del proprietario del Mariuccia di Travagliato, erano state donate in nome della sensibilizzazione e della lotta contro il tumore al seno.

Il libro

I disegni, da mostra, sono poi diventati libro. Anzi, sono ancora di più. Ce ne sono anche alcuni inediti.
«Mi era già balenata in testa l’idea di fare un libro, mi ero anche informata sul tema, ma non mi ritenevo all’altezza - ha raccontato Elena - “I libri li scrivono cani e porci”, mi aveva detto per battuta mio figlio Luca, il più grande appoggio della mia vita, quindi avevo momentaneamente accantonato l’idea. La mostra, invece, mi sembrava più una cosa da me. In seguito, diversi editori si erano appassionati al progetto, ma solo con la famiglia Mena ho sentito di potermi aprire. La Gam di Rudiano, infatti, ha capito a pieno me, ma anche l’importanza del tema e si è offerta di produrre gratuitamente l’opera. A Daniela Mena e alla sua famiglia, infatti, sono immensamente grata. Quanto realizzato, in verità, non è “soltanto” un libro, ma anche un diario dove poter aggiungere pensieri, affidare sensazioni, opinioni e paure».
Infatti, il volume, punta davvero a essere utile. Nasce con l’obiettivo di avere un valore morale, di esprimere vicinanza, appoggio e sostegno, ma anche poter essere da sfogo. Inoltre, rilegato con una spirale, può anche essere semplicemente lasciato aperto sul disegno che più rappresenta lo stato d’animo. Nulla è stato lasciato al caso.
All’inizio del libro è presente anche la dedica di Alessandro Milan, presidente dell’associazione Wondy sono io, nata a seguito della morte di Francesca Del Rosso, giornalista, blogger e scrittrice (moglie di Milan) morta proprio di tumore.
Il libro, oltre che sui canali della Gam, è disponibile alla libreria di piazza delle Erbe.
Inoltre, era stato presentato negli appuntamenti che anticipavano la rassegna della Microeditoria.

Il futuro

Ma Elena continua a guardare avanti. E’ iniziato il periodo della realizzazione delle opere della rinascita. Tele incredibili, piene di colori, che raccontano «il dopo». Durante la quarantena, infatti, l’artista si è nuovamente messa d’impegno per realizzare le opere che, non appena possibile, saranno allestite in una mostra a Brescia.
«In questo caso ho voluto raccontare tutti i processi del passaggio di guarigione, ma l’immagine iconica ha preso le sembianze anche di altre donne di nazionalità diverse - ha spiegato - Può capitare a tutte. Sono cambiate le dimensioni, i materiali. Ma ci sono ancora i colori. Non vedo l’ora di poterli mostrare».

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