Libri e riflessioni

"Ma perché siamo ancora fascisti", il libro di Filippi al Centro Sociale di Salò

Il libro è uno fra i 40 titoli che associazioni e cittadini hanno donato alla biblioteca di Salò in protesta alla decisione del Consiglio Comunale della cittadina di non revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini.

"Ma perché siamo ancora fascisti", il libro di Filippi al Centro Sociale di Salò
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Si terrà venerdì 18 settembre alle 20:45 al Centro Sociale I Pini di Salò (via Maria Montessori 4 ) nel pieno rispetto dei protocolli di prevenzione Covid-19, la presentazione del libro Ma perché Siamo Ancora fascisti di Francesco Filippi ( edito da Bollati Boringhieri) alla presenza dell'autore.

Tra i libri regalati alla biblioteca salodiana

L'evento, nato grazie ai contatti maturati in seno al coordinamento antifascista 25 aprile sempre, è promosso  da Resetall, Arci e Anpi Salò e Collettivo Gardesano, porta all'attenzione  il libro di Filippi,  uno fra i circa 40 titoli che associazioni e cittadini hanno donato alla Biblioteca comunale di Salò in protesta con la decisione del Consiglio Comunale della cittadina di non revocare il conferimento della cittadinanza onoraria a Mussolini.

L'iniziativa -ha spiegato l'autore -  mira ad innescare a livello locale una riflessione sul tema dell'ingombrante eredità che si trova a gestire il territorio a causa dell'associazione con due nomi-monumento della storia patria non democratica: quello della così detta Repubblica di Salò che non solo ha rappresentato l’ingloriosa fine di un regime, ma ha avvelenato il primo cinquantennio della vita politica Repubblicana attraverso le stragi; quello di Gabriele  d'Annunzio: araldo dello stesso nazionalismo sciovinista che non solo  ha tragicamente segnato la storia d'Europa dell’ultimo secolo e mezzo, ma che ora cerca di riaffermarsi dissimulandosi nella categoria del cosiddetto"sovranismo".La data scelta è quella del 18 settembre 1938: anniversario del discorso di Trieste con il quale Mussolini rivendica l'adozione delle leggi razziste quale pilastro originario della politica del regime fascista.

 

 

 

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