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Romano Bettinsoli al vertice di Cassa Padana

Rinnovati vertici e Consiglio di amministrazione in cui si conta una forte presenza di donne e giovani

Romano Bettinsoli al vertice di Cassa Padana
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Rinnovati vertici e Consiglio di amministrazione in cui si conta una forte presenza di donne e giovani: competenza ed esperienza le qualità su cui puntare.

Romano Bettinsoli e Mirko Comini

Romano Bettinsoli, 67 anni di Lodrino, imprenditore e con già un’esperienza pregressa come presidente alla Bcc della Valtrompia fino alla fusione del 2012 con Cassa Padana, è stato eletto oggi Presidente di Cassa Padana. Al suo fianco come vice Mirko Comini, 46 anni di Berzo Inferiore, già presidente della Bcc Camuna fino al 2010, avvocato con studio a Brescia. Bettinsoli come primo atto ha voluto ringraziare il presidente uscente Vittorio Biemmi  che con che con competenza, mitezza e spirito disinteressato ha condotto la banca negli ultimi 20 anni e ha favorito anche questo importante rinnovamento della governance. "Il Cda ora in carica può concentrarsi, grazie al lavoro svolto nell'ultimo triennio dal precedente consiglio che ne ha posto le premesse positive, su efficienza della gestione caratteristica, capacità di rispondere ai bisogni dei soci e clienti e ruolo di banca locale", ha affermato il nuovo presidente.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione

Il consiglio di amministrazione uscente ha sentito forte la necessità di poter contare sul contributo di forze nuove, preparate e inserite con il giusto rodaggio. Oltre ai confermati Valerio Costa, Claudio Iseppi e Giancarlo Voltini, i nuovi consiglieri sono Giulia Ferrari, 40 anni, di Verona, Elisa Marazzi, 29 anni, di Gottolengo, Monica Rossolini, 38 anni, di San Secondo Parmense  e Stefano Zane, 57 anni, di Salò. Con  queste nomine è stato raggiunto un equilibrio che tiene conto di competenze nuove e più giovani e di persone che hanno già maturato esperienza nella conduzione di una banca, particolarmente impegnativa nell'attuale situazione del mercato bancario, oltre che di un’adeguata rappresentanza dei territori che compongono la zona di competenza e finalmente anche di una maggiore rappresentanza di genere. In tutta la storia della Cassa finora solo una donna era stata in consiglio. Oggi sono tre, con un board ridotto da 13 a 9 componenti, a cui si aggiunge Teresa Federici, componente del collegio sindacale. Nel delicato passaggio del rinnovamento della governance, la base sociale e la struttura operativa hanno mostrato una grandissima compattezza e grado di unità, valore intangibile che permette di guardare avanti con fiducia e serenità, pur in presenza di un contesto di fondo non facile.

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