studio CGIA

Le aziende non trovano personale, Brescia al 43esimo posto in Italia per difficoltà di reperimento

La difficoltà di reperire i lavoratori dipendenti nella nostra provincia tocca il 43%

Le aziende non trovano personale, Brescia al 43esimo posto in Italia per difficoltà di reperimento
Pubblicato:

Le aziende non trovano personale, per molte è una vera e propria fatica trovare lavoratori da inserire nel proprio organico. Quindi il lavoro c'è ma non le figure richieste. La provincia di Brescia si colloca al 43esimo posto su 105 totali.

Il lavoro c'è ma le aziende non trovano personale: il paradosso

La situazione paradossale che sta investendo il mercato del lavoro è stata messa in luce da uno studio della CGIA di Mestre. In tale ottica la città di Brescia si colloca al 43esimo posto tra le provincie italiane per difficoltà nel reperire dipendenti. I dati in questione si riferiscono al 2022 ed emergono dall'Ufficio Studi della CGIA di Mestre: se da un lato  il numero di disoccupati nel paese sia di poco meno di due milioni, con circa 800mila di loro situati nella fascia di età compresa tra i 15 e i 34 anni, il Ministro del Lavoro italiano afferma che ci sarebbero un milione di posti di lavoro scoperti.

In molti, soprattutto tra i giovani, rimangono così senza un'occupazione e dall'altro lato molte imprese si trovano costrette a rinunciare ad una parte importante degli ordini. Il tutto a causa di mancanza di risorse umane. Il quadro che si viene così a delineare non è certo tra i più rosei.

Le figure difficili da reperire

La mancanza di lavoratori è emersa anche dai dati di un'indagine di Unioncamere-Anpal, ecco quali sono le prime 50 figure professionali di difficile reperimento. Tra queste figure, risultano particolarmente difficili da trovare saldatori ad arco elettrico, medici di medicina generale, ingegneri elettronici/telecomunicazioni, intonacatori (compresi stuccatori, decoratori e cartongessisti) e dirigenti d'azienda (di istituti scolastici privati e strutture sanitarie private).

Meccanici collaudatori, infermieri/ostetriche, tecnici elettronici (installatori e manutentori hardware), tappezzieri e materassai, operai addetti a macchinari per la filatura e bobinatura, saldatori e tagliatori a fiamma, ingegneri elettronici, elettrotecnici e operai addetti ai telai meccanici per la tessitura e maglieria sono anch'esse figure di difficile reperimento sul mercato del lavoro.

Brescia al 43esimo posto

Una situazione particolarmente critica al nord Italia, soprattutto al Nord Est.

A Bolzano, infatti, nel 2022 si è registrata l’incidenza percentuale più alta pari al 52,5 per cento. Seguono Pordenone con il 52 per cento, Gorizia con il 48,8 e Pavia quarta con il 48,3% di difficoltà di reperimento. Brescia scivola al 43esimo posto preceduta da Asti (al 42esimo) e seguita da Pisa (al 44esimo posto).

Le richieste di personale si concentrano principalmente su camerieri, commessi e addetti alle pulizie al Nord, mentre al Sud la domanda è rivolta principalmente a muratori, camerieri e commessi.

POSIZIONE PROVINCE INC. % DIFFICOLTA'
REPERIMENTO
1 BOLZANO 52,5%
2 PORDENONE 52,0%
3 GORIZIA 48,8%
4 PAVIA 48,3%
5 TRENTO 47,9%
6 UDINE 47,8%
7 BOLOGNA 47,7%
8 VICENZA 47,7%
9 LECCO 46,9%
10 PADOVA 46,8%
11 MACERATA 46,7%
12 ROVIGO 46,6%
13 TERNI 46,6%
14 CUNEO 46,5%
15 TREVISO 46,5%
16 ALESSANDRIA 46,2%
17 PERUGIA 46,2%
18 AREZZO 46,1%
19 VARESE 45,9%
20 AOSTA 45,4%
21 BIELLA 45,3%
22 MODENA 45,3%
23 REGGIO EMILIA 45,1%
24 MONZA E BRIANZA 44,9%
25 BELLUNO 44,7%
26 PISTOIA 44,5%
27 RAVENNA 44,5%
28 FERMO 44,3%
29 FERRARA 44,3%
30 CREMONA 44,2%
31 GENOVA 44,2%
32 TRIESTE 44,2%
33 COMO 44,0%
34 NOVARA 44,0%
35 FIRENZE 43,9%
36 VENEZIA 43,8%
37 BERGAMO 43,7%
38 CHIETI 43,6%
39 L'AQUILA 43,6%
40 SIENA 43,5%
41 LATINA 43,1%
42 ASTI 43,0%
43 BRESCIA 43,0%
44 PISA 43,0%
45 VERONA 43,0%
46 MANTOVA 42,8%
47 FORLI'-CESENA 42,6%
48 ANCONA 42,3%
49 TORINO 42,1%
50 PESARO-URBINO 41,9%
51 PARMA 41,8%
52 LODI 41,3%
53 VITERBO 41,00%
54 PRATO 40,7%
55 CALTANISSETTA 40,5%
56 LUCCA 40,4%
57 VERBANO-CUSIO-OSSOLA 40,2%
58 VERCELLI 40,2%
59 LA SPEZIA 40,1%
60 RIMINI 40,1%
61 SONDRIO 40,1%
62 ASCOLI PICENO 39,9%
63 MASSA 39,9%
64 PIACENZA 39,6%
65 CAGLIARI 39,2%
66 BRINDISI 39,0%
67 SASSARI 39,0%
68 SIRACUSA 38,8%
69 ISERNIA 38,5%
70 MATERA 38,5%
71 PESCARA 38,5%
72 LIVORNO 38,2%
73 BENEVENTO 38,1%
74 SAVONA 38,1%
75 TERAMO 38,0%
76 CROTONE 37,9%
77 ENNA 37,9%
78 REGGIO CALABRIA 37,9%
79 CATANZARO 37,7%
80 POTENZA 37,7%
81 RIETI 37,7%
82 FROSINONE 37,4%
83 IMPERIA 37,2%
84 MILANO 37,1%
85 RAGUSA 36,9%
86 COSENZA 36,7%
87 CAMPOBASSO 36,5%
88 CASERTA 36,5%
89 TARANTO 35,8%
90 AVELLINO 35,6%
91 NAPOLI 35,6%
92 PALERMO 35,1%
93 NUORO 35,0%
94 CATANIA 34,6%
95 MESSINA 34,4%
96 AGRIGENTO 33,7%
97 BARI 33,4%
98 ROMA 32,9%
99 GROSSETO 32,8%
100 ORISTANO 32,5%
101 LECCE 32,1%
102 SALERNO 32,0%
103 FOGGIA 31,9%
104 TRAPANI 31,8%
105 VIBO VALENTIA 31,7%

Una difficoltà destinata a peggiorare

Nel periodo dal 2017 al settembre 2023, l'incidenza percentuale delle difficoltà di reperimento di personale è più che raddoppiata, passando dal 21,5% al 47,6%. Questa tendenza è destinata a peggiorare nei prossimi anni, dato il calo della natalità e l'invecchiamento della popolazione, che comporteranno la necessità di sostituire un numero crescente di lavoratori destinati al pensionamento.

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Excelsior Unioncamere Anpal

In linea generale, oltre ad aver stabilito una classifica delle professioni lavorative per cui le aziende fanno maggiore fatica a trovare personale in tutta la Penisola, la Cgia di Mestre è riuscita anche a delineare quali siano le cinque figure professionali più ricercate per ogni regione. Il nostro portale nazionale NewsPrima riporta il quadro completo per la Lombardia e per tutte le altre regioni del nostro Stivale.

Commenti
Bianca

Purtroppo se sei donna non hai molte scelte e a parità sceglieranno sempre un uomo.

lucia

mia figlia disposta ha tutti i lavori in 4 anni non ha ancora un posto fisso

Seguici sui nostri canali