Gardone Riviera, caos per i contributi per i bimbi all'asilo
Durante il consiglio comunale del 30 novembre di Gardone Riviera il consigliere ai servizi sociali Felice Pollini aveva comunicato tra le novità per la scuola l'aumento degli aiuti rivolti alle famiglie meno abbienti circa la retta scolastica della scuola materna. Il comune infatti avrebbe contribuito all'80% anziché al solito 50%. A seguito della pubblicazione della notizia sul numero del 9 dicembre di Gardaweek però il consigliere ha comunicato di aver erroneamente letto durante il consiglio una bozza del piano del diritto allo studio riportando dei dati non veritieri. Scusandosi con la comunità ha dichiarato che le percentuali del contributo comunale per quest'anno rimangono invariate rispetto allo scorso anno e non arrivano all'80%.
Questo però non è servito a consolare i malumori dei cittadini che appresa la notizia dell'aumento degli aiuti si erano già rivolti all’uffico servizi sociali per ottenere quanto in loro diritto. In particolare il genitore M.G. padre di due bambini frequentanti la scuola materna «la retta scolastica per l'asilo non è particolarmente bassa, sopratutto per chi come me ne ha due. Mi sono recato personalmente più volte in comune per questi rimborsi ed ogni volta mi venivano dette cose diverse, non c'è nulla di chiaro. E’ da settembre che gira voce dell’aumento all’80% e l’ultima volta che ho parlato con l’uffico servizi sociali mi è stato detto che durante il consiglio avrebbero approvato questo aumento ed infatti così è stato ma quando sono tornato con tanto di articolo sul vostro giornale mi è stato detto che si trattava di un errore. Guardando l'operato mi viene il dubbio che a questa amministrazione non interessino i bambini. Non ci tengono ad aiutare le famiglie né tantomeno la scuola materna».
Anche il consigliere di minoranza Mario Quecchia che in sede di consiglio si era complimentato per le iniziative legate alla scuola non ha visto di buon occhio questo scivolone: «Come gruppo di minoranza Insieme per Gardone abbiamo approvato ed elogiato in sede di consiglio questo incremento dal 50 all’80%. Purtroppo però si è trattato di una svista clamorosa da parte dell’amministrazione, sia per la percentuale comunicata che per diversi errori di calcolo presenti sul documento. Non è la prima volta che non c’è una corretta esposizione, cifre errate, cotraddizioni ed errori in documenti importanti che vincolano l’amministrazione a scelte condivise con gli enti. Secondo noi spesso i documenti presentati non vengono riletti, cioè letti con la dovuta attenzione con conseguente necessità di rimandi ed integrazioni. Tra l’altro in genere alla nostra richiesta di spiegazioni vengono invitati a rispondere i dirigenti dei servizi quando sarebbe più opportuno che siano il sindaco, gli assessori o i consiglieri a chiarire gli argomenti e dare spiegazioni sulla politica delle loro scelte. Purtroppo non è così e nonostante i nostri solleciti anche questa volta i risultati non sono esaltanti. Speriamo in bene per il futuro».