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Chiari Bruno: i cinquant'anni dell’azienda che dai profilati di alluminio ha rivoluzionato il settore dei serramenti

Un viaggio partito da umili origini, radicate nel territorio, e arrivato in tutto il mondo

Chiari Bruno: i cinquant'anni dell’azienda che dai profilati di alluminio ha rivoluzionato il settore dei serramenti
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In un mondo in costante evoluzione, dove le aziende nascono e tramontano con rapidità, celebrare mezzo secolo di attività è un traguardo che merita di essere raccontato. È la vicenda della «Chiari Bruno», azienda clarense che dopo mezzo secolo rappresenta un punto di riferimento nel settore della produzione e lavorazione di leghe leggere e nel campo dei serramenti e infissi.

Chiari Bruno: i cinquant'anni dell’azienda

Un viaggio partito da umili origini radicate nel proprio territorio che ha saputo crescere nel tessuto produttivo tessendo una trama di eccellenza che oggi si estende in una visione «glocal»: profondamente connessa alla propria comunità ma pronta a confrontarsi con il mondo. Una ditta che ha fatto della narrazione familiare il proprio marchio, saldandosi con il nome del suo fondatore, Bruno, nato negli anni quaranta con sei fratelli che iniziò con coraggio, intelligenza e un formidabile senso del lavoro, la sua avventura nell’Italia del miracolo economico in una provincia che usciva dalla campagna per tuffarsi coraggiosamente nell’industrializzazione. Una storia che è intreccio di valori, sacrifici, relazioni personali e scelte coraggiose.

Una storia lunga cinquant'anni

A segnare il fondatore sono il ‘68 e l’esperienza alle «Trafilerie Gnutti»: poi negli gli anni Settanta l’avvio della ditta, la «Iore Beatrice» (dal nome della moglie Bice) che diventa «Chiari Bruno». Imprenditore visionario, pragmatico e attento, Bruno cerca di mettere a frutto la vasta esperienza nel settore delle leghe leggere dove era stato analista chimico e responsabile della produzione acquisendo un bagaglio imprescindibile di conoscenze.

La sua missione? Tessere legami professionali e solidi con i clienti e divenire un partner affidabile. Insomma: amalgare competenza e fiducia. L’attività si concentra subito sulla costruzione e l'installazione di serramenti e infissi in alluminio come si ampliano sempre di più le commesse: prima la lombardia, poi l’estero. Accrescono i prodotti: porte, finestre, persiane e l’attività di taglio e lavorazione dei profilati in alluminio.

Ha rivoluzionato il settore dei serramenti

Ma è nel rapporto umano, in quel capitalismo virtuoso dal volto familiare e gentile, la chiave del suo successo. In Bruno ardeva il fuoco della modernità: metteva al centro la dignità del lavoro (simbolica la partecipazione insieme alla figlia Roberta alla conferenza di Rimini per il centenario dell'enciclica «Rerum Novarum» per parlare di condizioni operaia) «costruendo relazioni e insegnando il valore della persona e della serietà» come hanno ricordato i figli. Ogni risorsa era spesa per la ditta (la sua auto, malandata, macinava chilometri in cerca di clienti). Il successo ha gonfiato le vele dell'azienda. Nel 1984 il trasferimento nell’immenso capannone nella zona Pip: un chiaro segnale della crescita e della lungimiranza che guidava ogni sua decisione.

Alcuni momenti dell’evento celebrativo dei 50 anni di azienda

Tra gli anni '90 e il 2000, il percorso di crescita è segnato purtroppo da un evento che avrebbe potuto fermare tutto: la scomparsa improvvisa del fondatore. Un colpo durissimo che si è trasformato però in un catalizzatore di cambiamento. L'azienda ha intrapreso una profonda revisione organizzativa concentrandosi nell’area vendite e marketing, la ristrutturazione degli uffici e aumentando gli investimenti con la partecipazione a fiere (ci si è spinti fino a Dubai) e a prestigiose collaborazioni. In questo periodo escono progetti innovativi come le prime porte luminose «ChiariLuce», ampliamenti e l’apertura ai mercati internazionali.

Un momento dell’evento celebrativo dei 50 anni di azienda

Guidata con successo dai figli Roberta, Daniela e Raffaele insieme al genero Domenico Codoni, l’impresa conta oggi circa 50 dipendenti e più di 6mila metri quadri di superficie produttiva. «L’anniversario è un ringraziamento a chi ha creduto in noi» hanno commentato. Bruno è stato un capitano coraggioso e un uomo illustre che ha saputo «vedere il futuro».