Carpenedolo, fondi europei per la scuola 3.0
Fondi strutturali europei. Le tre parole più dolci per una scuola. È così anche per l’Istituto comprensivo di Carpenedolo, che ha ottenuto alcuni fondi molto importanti e destinati a proiettare l’organizzazione scolastica del paese della bassa bresciana nel nuovo millennio, quello della tecnologia e dei digitali nativi. Il primo progetto riguarda la scuola primaria ed è già stato autorizzato. La cifra messa a disposizione è di 18 mila e 500 euro. La candidatura dell’Istituto comprensivo presieduto dalla dirigente scolastica Patrizia Leorati era stata inoltrata il 13 luglio 2015 e oggi è arrivato l’atteso via libera. In sostanza in tutta la scuola primaria verrà installato un sistema wifi e per essere precisi si tratta dell’implementazione di una rete cablata che farà da supporto a una valida rete wifi con tutti i criteri di protezione e configurazione richiesti in ambito scolastico. È chiaro che un potenziamento del genere permetterà di sviluppare una riorganizzazione del tempo scolastico garantendo uno scambio proficuo di informazioni e di contenuti didattici tramite internet. In questa ottica l’allievo potrebbe avere a disposizione un supporto online per lo studio casalingo e anche il rapporto scuola-famiglia potrebbe migliorare.
Tra l’altro si potrebbe sviluppare una didattica laboratoriale significativa, ad esempio con una lezione frontale con l’ausilio della Lim che dovrà entrare a far parte della quotidianità scolastica di Carpenedolo. Un progetto del genere avrà la sua utilità anche per l’universo della disabilità. L’altro progetto, invece, presentato il 15 ottobre 2015 è rivolto alla scuola secondaria di Primo grado e la dirigente scolastica, Patrizia Leorati, ha dichiarato che «siamo in attesa dell’autorizzazione ma abbiamo già avviato la validazione». In sostanza anche questi fondi giungeranno a destinazione e dal prossimo anno scolastico si potranno avere dei laboratori digitali in classe. La cifra che verrà messa a disposizione dai Fondi strutturali europei è di oltre 24 mila euro. In sostanza verranno creati dispositivi mobili per l’apprendimento. Verrà creata un’aula digitale, utilizzabile da tutte le classi dell’Istituto, che permetterà una innovativa metodologia di ricerca e sviluppo delle conoscenze degli allievi in modo diretto e semplificato. L’obiettivo è fare della tecnologia uno strumento davvero utile per lo studio. Verranno condivisi i registri informatici e altri strumenti e software on line, verranno poste le basi infrastrutturali per la didattica 2.0, si forniranno agli studenti le basi per un utilizzo sempre più consapevole e orientato verso la collaborazione e l’apprendimento e non solo ludico della tecnologia, verranno migliorate le capacità dei docenti verso la tecnologia, sarà facilitato l’accesso ai contenuti, alle informazioni e ai materiali didattici presenti in rete. Questi due progetti sono passi davvero significativi per l’Istituto comprensivo di Carpenedolo, che conferma la capacità di intercettare fondi europei i quali possono aiutare le strutture scolastiche a diventare davvero contemporanee e digitali.
Valerio Morabito