Azienda di Gottolengo tra le prime in Lombardia per la parità di genere
A giugno Elea Spa ha ottenuto la certificazione per la parità di genere in azienda
Pensando alla parità di genere all’interno delle aziende vi verrebbe subito in mente una realtà che progetta e produce sistemi di arredamento per il retail e la grande distribuzione? Probabilmente no, ma sta di fatto che Elea Spa, azienda di Gottolengo attiva dal 1998 nel settore metalmeccanico con oltre 24 milioni di fatturato nel 2022, è una delle prime in Italia ad aver ottenuto la certificazione della parità di genere in azienda.
Azienda di Gottolengo tra le prime in Lombardia per la parità di genere
La certificazione di genere per le imprese, prevista all’interno del Pnrr quale strumento in grado di ridurre il gender gap nell’ambito lavorativo, è entrata in vigore nell’aprile 2022 e prevede l’adozione di specifici indicatori chiave che hanno l’obiettivo di valutare la prestazione delle organizzazioni in termini di adozione e implementazione delle politiche per la parità di genere.
Si parla quindi di un nuovo paradigma culturale aziendale che diventi sostenibile e durevole nel tempo, affinché si favorisca non solo l’occupazione di entrambi i sessi, ma siano colmati i divari salariali e vengano conciliate le esigenze di vita, famiglia e lavoro in un Paese, come il nostro, dove secondo i dati Istat solo il 49% circa delle donne lavora (di queste solo il 27% ricopre ruoli manageriali), spesso con contratti part-time, guadagnando in media il 10% in meno degli uomini che svolgono il medesimo ruolo.
A giugno Elea Spa ha ottenuto la certificazione per la parità di genere in azienda. Si tratta di una realtà con più di 120 dipendenti, impegnati al 53% all’interno dello stabilimento e per il restante 47% negli uffici, dove lavorano 34 donne (una invece è in produzione) e 24 uomini. Mentre i restanti dipendenti di sesso maschile lavorano all’interno dello stabilimento. Dodici, invece, i responsabili di area degli uffici di Elea Spa, suddivisi al 50% tra donne e uomini.
“La certificazione si basa su un sistema di indicatori misurabili oggettivamente – ha spiegato Luca Martini, Hr director responsabile delle risorse umane di Elea - Ci abbiamo messo circa tre mesi per ottenerla, poiché l’azienda ha sempre investito molta attenzione sul tema della parità di genere, dell’inclusione e del rispetto. L’acquisizione di questa importante certificazione rappresenta per noi il suggello a un approccio culturale che ci ha sempre contraddistinto”.
Il documento attesta che Elea utilizza un sistema di inclusione e non discriminazione di genere, a partire dalle attività di selezione del personale, inserimento, formazione, sviluppo delle carriere e modelli retributivi. L’azienda, quindi, indipendentemente dal genere, guarda al valore, alle competenze, alle propensioni e alle capacità dei dipendenti.
Propensione dell’azienda a concedere orari flessibili per conciliare vita e lavoro, smart working e il sostegno di una pubblicità interna per assumere consapevolezza su temi quali i congedi di paternità sono altri indicatori che vengono presi in considerazione dai certificatori.
Oggi in Elea Spa esiste anche un comitato guida costituito da due uomini e da due donne che ha il compito di sorvegliare che queste buone pratiche siano sempre messe in atto e venga promossa una cultura del rispetto, sensibilizzando per esempio sull’uso di un linguaggio paritario e corretto tra colleghi.
“Per noi è stata una formalizzazione di processi che nella nostra realtà erano già orientati in questo senso – ha concluso Martini - Questa certificazione è molto importante perché le aziende sono un ecosistema sociale di primaria importanza per promuovere i valori della parità di genere”.