Agricoltura tutelata al global food forum
Sicurezza alimentare, biotecnologie e assicurazioni sono i pilastri della nostra agricoltura
Agricoltura tutelata al global food forum. Sicurezza alimentare, biotecnologie e assicurazioni sono state le parole chiave.
Agricoltura tutelata al global food forum
Giovanni Garbelli
Oscar Scalmana
Nell'affascinante castello di San Salvatore a Susegana, venerdì e sabato, si è tenuto il secondo Global Food Forum. L'evento organizzato da Farm Europe con il supporto di Confagricoltura ha riunito esperti da tutta Europa per discutere del futuro del settore primario. Sicurezza alimentare, biotecnologie e assicurazioni sono stati indicati come i pilastri per salvare la nostra agricoltura.
Il commento di Confagricoltura
I vicepresidenti di confindustria Giovanni Garbelli e Oscar Scalmana hanno colto l’occasione per ribadire alcuni concetti fondamentali per lo sviluppo del “sistema agricoltura” in Italia in relazione alle decisioni di Bruxelles. In particolare si sono soffermati sull'importanza di seguire la scienza, di non cedere alle proposte populiste e di credere nel sistema assicurativo come mezzo per tutelare il reddito degli agricoltori italiani.
Politica agricola come compromesso tra popoli e territorio
“Questo importante appuntamento ha evidenziato come la politica agricola comunitaria sia un vero e proprio compromesso tra i popoli e i territori– ha esordito Garbelli – Dunque dobbiamo lottare per tutelare il reddito degli agricoltori, nonostante le numerose differenze che esistono tra le colture e i climi dei diversi Stati. La sfida più grande è però quella di trovare un punto di equilibrio tra la tutela dell’ambiente e aumento della competitività dell’agricoltura europea nel mercato globale”. A proposito di competitività e tutela del reddito, Oscar Scalmana ha in seguito sottolineato: “Solo assicurando le colture e delle strutture agricole si può avere la certezza che i cambiamenti climatici non siano una causa di perdita economica per il bilancio aziendale. Oggi gli agricoltori hanno tutti gli strumenti per proteggersi da eventi che nel mondo agricolo sono parte della quotidianità lavorativa”.
Un nuovo approccio
Tuttavia è necessario cambiare l’approccio nell'impostazione strategica della Pac, soprattutto in vista della revisione del 2020. “Non servono più limiti e regole stringenti, ma una legislazione che sostenga la sostenibilità e la produttività delle aziende agricole. Servono quindi progetti sinergici, innovativi come le smart farming e le biotecnologie applicate in agricoltura", ha continuato Garbelli. "Questa filosofia d'azione, infatti, faciliterebbe la creazione di filiere tracciate, equilibrate e trasparenti. La sicurezza alimentare deve rimanere un principio cardine dell’agroalimentare italiano e la scienza ci deve guidare nelle scelte politiche”. Ultimo riferimento è stato all’EFSA, l’ente europeo che controlla la sicurezza dei processi alimentari. “Lotteremo contro le proposte populiste e ci sforzeremo di gestire al meglio il forte impatto mediatico dei nuovi mezzi di comunicazione. Vogliamo diffondere concetti aderenti alle scoperte scientifiche e ai principi sani di un'agricoltura invidiata da tutti e proprio per questo attaccata su più fronti”.