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Agricoltura e credito. Un’alleanza nel segno della crescita

Grande successo per l’evento organizzato da BTL Banca con la partecipazione di 600 agricoltori a Corte Franca per ragionare intorno alle sfide che attendono il mondo agricolo

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Una serata per ragionare intorno al tema dell’agricoltura, dalla dimensione locale a quella globale, con uno sguardo alle sfide e incognite del futuro. E’ questa la sintesi del convegno organizzato ieri da BTL Banca del Territorio Lombardo, che si è svolto giovedì 26 ottobre, nella cornice del RelaisFranciacorta di Corte Franca.

Il futuro dell'agricoltura secondo BTL

Erano 600 gli agricoltori che hanno raccolto l’invito di BTL a partecipare al convegno dal titolo “Il buon credito a sostegno della buona agricoltura” che ha visto la partecipazione di diversi esponenti del mondo politico, universitario e delle maggiori rappresentanze del mondo agricolo bresciano e nazionale.

Il rapporto tra mondo agricolo e credito rurale ha una storia lunga che affonda le proprie radici a partire dalla fine del XIX secolo. In un contesto difficile come quello di fine Ottocento, il credito rurale ha indubbiamente giocato un ruolo decisivo nel riscatto e nello sviluppo delle comunità rurali del territorio bresciano. Ne è stata testimone diretta e in qualche modo coprotagonista, BTL Banca del Territorio Lombardo che nasce appunto come Cassa Rurale, proprio per rispondere a un concreto e preciso bisogno di credito destinato ai piccoli agricoltori che viceversa non avrebbero potuto accedere se non facendo ricorso ai privati o incorrendo nell’odioso vortice dell’usura. Un binomio virtuoso quello che tra agricoltura e credito, tra sviluppo del settore primario e crescita del territorio, che ha attraversato tutto il Novecento e che non è venuto meno neanche nel tempo presente.

Partendo da queste premesse, in un contesto certamente più complesso e sfidante, il convegno, moderato dal direttore del Giornale di Brescia Nunzia Vallini, ha preso le mosse con l’intervento di apertura del Direttore Generale di BTL Matteo De Maio che ha sottolineato come:

“un buon credito a sostegno di una buona agricoltura significa oggi mettere al centro una alleanza d’intenti, la sinergia tra le istituzioni (politica, rappresentanze del mondo agricolo, università, informazione e chiaramente il sistema bancario) per continuare a garantire strumenti che guardano all’agricoltura del futuro come motore di crescita e sviluppo del territorio. La grande risposta in termini di partecipazione di stasera ci conferma nel proseguire a fare la nostra parte e nella storica attenzione di BTL Banca nei confronti del settore primario”.

Tutti gli ospiti e gli interventi della serata

La tavola rotonda è proseguita con gli interventi dei rappresentanti della Regione Lombardia Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro che ha sottolineato il ruolo decisivo della formazione nella prospettiva di una Agricoltura 4.0, e di Giorgio Maione, Assessore all’Ambiente e Clima con l’accento posto sui temi della sostenibilità ambientale. A seguire gli interventi di Giovanni Garbelli e Laura Facchetti rispettivamente presidente di Confagricoltura Brescia e Coldiretti Brescia, e del direttore commerciale di BTL Pietro Gozzini, che hanno posto l’accento sugli strumenti a supporto del mondo agricolo per favorire l’accesso al credito e la gestione del rischio.

Interessante e stimolante il contributo portato dal prof. Giuliano Noci, docente di strategia e marketing al Politecnico di Milano, e attento osservatore delle dinamiche economiche e sociali oltre i nostri confini nazionali, che ha invitato ad alzare lo sguardo della tematica riguardante le sfide dell’agricoltura in un orizzonte globale e di sfida digitale.

A chiudere l’intervento del Presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini il quale, partendo dal tema della serata ha sottolineato come:

“un buon credito a sostegno di una buona agricoltura significa dare valore e mettere al centro le persone, e quindi il lavoro dei nostri imprenditori agricoli. Non solo, significa investire in tecnologie e strumenti che guardano al futuro, significa puntare sull’internazionalizzazione ma agendo come sistema Paese, perché il mondo ci riconosce come “Italia” e come Italia dobbiamo portare nel mondo tutte le nostre eccellenze”.

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