Verolanuova inaspettata, un successo da replicare
La rassegna culturale ha accompagnato da novembre a giugno un numeroso pubblico alla scoperta dei tesori storico artisti del paese

di Gaia Bussadori
Questa Verolanuova è davvero Inaspettata, con una media di 60 - 70 visitatori ad incontro ha superato ogni aspettativa.
Verolanuova inaspettata









La prima edizione della rassegna culturale "Verolanuova inaspettata" voluta, ideata e organizzata da un gruppo parrocchiale e culturale di volontari è stata un vero e proprio successo. Dopo l’avventura di "A tu per tu col Tiepolo", quando un’imponente piattaforma ha permesso al pubblico di osservare i due teleri del Tiepolo freschi di restauro, "La caduta della manna" e "Il sacrificio di Melchisedec", in tutto il loro ritrovato splendore, dopo "A un passo dal Celesti", ancora una piattaforma per osservare l’arte del pittore veneziano da vicino, è sembrato chiaro che non ci si potesse fermare, che l’interesse per l’arte presente sul territorio verolese fosse solo all’inizio e riguardasse non solo per il pubblico cittadino, ma ben oltre. E’ nata così la prima edizione di "Verolanuova inaspettata" perché era forte l’intenzione di continuare a raccontare le bellezze storico artistiche del paese, anche quelle più nascoste. I volontari si sono rimboccati le maniche e hanno ideato un programma ben articolato: una volta al mese, sempre con un tema diverso, una visita guidata ha portato gli intervenuti a visitare un «tesoro» del paese e davvero Verolanuova ha lasciato tutti a bocca aperta.
Un risultato eccezionale
Il risultato? Sempre il tutto esaurito, i turni erano a numero chiuso, dalle 30 alle 35 persone, perché quando si parla d’arte è meglio non essere in troppi per poter ascoltare e vedere agevolmente senza ressa e spintoni quello di cui si sta parlando.
"Questo gruppo culturale e parrocchiale ha voluto far vedere qualcosa in più e approfondire nuovi argomenti - hanno raccontato i volontari - la particolarità è che il gruppo è formato da storici dell'arte professionisti: Laura Sala, Gianluca Cervati, Chiara De Ambrogio, che hanno studiato e approfondito i vari argomenti con il piglio del ricercatore e dello studioso, per poi trasmetterlo al pubblico, molti altri volontari si sono occupati della gestione organizzativa e logistica come l’accoglienza e le prenotazioni".
Davvero un lavoro ben fatto e ben organizzato che ha accompagnato il numeroso pubblico fatto di appassionati, curiosi, studenti, professionisti, da novembre a giugno, al ritmo di un incontro al mese, triplicati a marzo, perché questo è il mese del Tiepolo. Sono stati esplorati i tesori artistici di Verolanuova da quelli più conosciuti a quelli meno conosciuti, approfondendo aspetti tematici, svelando documenti d'archivio, stuzzicando con diverse curiosità e spaziando dalla pittura, all'architettura, passando per la storia, in pratica un bel viaggio in una Verolanuova davvero inaspettata.
"Abbiamo imposto il limite di 30 - 35 persone, quasi sempre riempito tutti i posti, in genere 60- 70 persone a giornata, l'idea del numero chiuso è proprio per dare qualità all'evento, in tanti si fatica, è più difficile spostarsi e godere a pieno della vista delle opere d'arte - hanno continuato i volontari - Verolanuova inaspettata è stata un esperimento davvero bellissimo, di grande successo con nuove idee e tante iniziative. Tra il pubblico molti erano del paese, molti da fuori, la voce deve essersi sparsa, e tutti erano interessati, pieni di domande e curiosità".
Azzeccato anche il nome dell’iniziativa:
"Chi veniva per la prima volta era veramente sorpreso, anche per gli stessi verolesi, uno stucco mai notato, una scritta mai vista, tante curiosità...inaspettate".
Il gran finale
Il gran finale "A porte aperte", domenica 1 giugno, ha permesso la visita di tutti i luoghi generalmente chiusi del paese, è stato un enorme successo: 400-500 persone da Brescia, Desenzano, Parma, Reggio Emilia, Trento, dalla provincia di Venezia, Varese, Verona, Milano. Alcuni viaggi sono stati improvvisati, altri più organizzati tanto che già dalle 9.30 c’erano persone che aspettavano, in più in quella giornata sono state consegnate buste con proposte culinarie di bar, gelaterie e trattorie del luogo (una bella sinergia tra gli esercizi commerciali) per una esperienza più completa. Infine, ma non per importanza, la collaborazione messa in campo con il Comune di Verolanuova che durante le iniziative di Verolanuova inaspettata ha aperto Palazzo Gambara e la ghiacciaia, organizzando visite gratuite.
"Ringraziamo di cuore l’Amministrazione per il sostegno, la Federazione bresciana campanari, l’Ente Morelli e Associazione San Vincenzo per Castel Merlino: grazie a tutti per il vostro sostegno - ancora i volontari- Ringraziamo tutti quelli che hanno aderito alle nostre iniziative, don Mario per averci dato fiducia a occhi chiusi, era appena arrivato quando l'avventura è iniziata, e naturalmente grazie agli sponsor: farmacia Ferrari, Lic, Pelma, Quinflex, Pista pratiche auto e Rotary club Brescia Verola".
Il parroco Don Mario Bonomi, arrivato a Verolanuova lo scorso settembre, non solo ha dato fiducia ai volontari, ma è stato conquistato dall’iniziativa.
"Questo gruppo parrocchiale è molto affiatato - ha dichiarato - sono animati da una grande sensibilità religiosa, del resto le opere d’arte che hanno illustrato richiamano la vita del paese che è collegata alla vita religiosa. Una volta l’ignoranza era supplita dalle opere d’arte, ora si legge sempre di meno e viviamo in una società delle immagini, ma senza avere la cultura delle stesse, ecco che ritornare ad ammirare le opere d’arte aiuta a pensare, ad alzare il livello della comunicazione e aprire lo spirito con la bellezza".
Come dare torto da don Mario: meglio ammirare il Tiepolo che guardare un reel sul telefono, l’arte nel passato come ora, è un grande veicolo di comunicazione ed educa alla bellezza, una bellezza mai vuota ma sempre ricca di contenuti e riflessioni. Non rimane che sperare che Verolanuova inaspettata continui la sua missione e ci regali una nuova stagione di bellezza.