Racconti personali ed altri tramandati per non perdere un patrimonio culturale locale
Tuffo nel passato con le storie di Annita e Mario
Una sala civica gremita di persone. Un’atmosfera che ha portato i presenti indietro nel tempo, ai racconti per alcuni di gioventù, per altri di storie sentite dai propri genitori o dai propri nonni, per altri ancora storie che non conoscevano ne immaginavano.
Ha tenuto con il fiato sospeso, la scorsa domenica, l’evento organizzato in collaborazione con l'associazione per il Teatro «Le Muse», l'Amministrazione comunale e la biblioteca di Pontevico, dal titolo «La finestra di Annita: memorie del tempo», un pomeriggio di condivisione di ricordi tratti dagli scritti di Annita Corbellini e dal libro «L'uomo del fiume» sulla vita di Mario Moretti testimonianza raccolta dalla storica pontevichese Nella Ziletti.
Annita, donna culturalmente vivace, curiosa, appassionata, scomparsa nel marzo 2019, è stata più volte protagonista della storia locale con le sue memorie legate alla vita degli ebrei che a Pontevico trovarono protezione e ospitalità. Ma non solo. Nella sua vita è stata anche molto generosa di forza e di tempo, facendo volontariato all’intero della casa di riposo locale sino a quando il fisico e la salute glielo permisero. Fu proprio in quei momenti che decise di fare di quei racconti “donati” nei diversi momenti di dialogo con gli ospiti, un patrimonio da lasciare in “eredità” alla comunità. Racconti a cui decise di unire anche i propri, così che una memoria culturale, sociale, non andasse perduta.
Moretti conosciuto come messo comunale, nato da una famiglia di pescatori, fu il testimone del crollo del ponte sull’Oglio avvenuto il 22 dicembre del 1977. Un giorno chiede alla storica pontevichese, Nella Ziletti, se fosse disposta a scriverne vita e ricordi. Seguirono diversi appuntamenti con i ricordi, ai quali Mario si presentò sempre con il “vestito bello della domenica”. Grazie all’accoglienza di Nella la storia di Moretti, ormai scomparso da qualche anno, si ha una memoria viva non solo sua ma anche della comunità locale.
Grandi emozioni
Le letture hanno ripreso vita grazie alle meravigliose interpretazioni della voci delle lettrici Paola Corbellini, Eliana Gambaretti, e Marina Ricca. L’emozione ha preso il sopravvento grazie all’accompagnamento a pianoforte del Maestro Claudio Severgnini e alla fisarmonica di Alessandro Cipriani uniti alle voci dei Cantori della Corale Santa Cecilia.
Le immagini in base alla tematica e al periodo narrato sono state messe a disposizione da Andrea Moretti dello storico archivio Moretti, e per l’evento sono state curate da Luca Lusetti e Alessandra Comaroli.
La sala civica «Ippoliti-Zani» del teatro ha abbracciato con calore il pubblico presente, seppur non sia stata capace di contenerlo per intero. Un evento molto apprezzato per l’alta dedizione con cui è stato proposto.
Gli organizzatori intendono ringraziare tutti coloro che lo hanno reso possibile e in particolare Ziletti per aver messo a disposizione una delle due copie dello scritto. Un altrettanto particolare grazie alle famiglie di questi due personaggi pontevichesi che hanno scelto di condividere questi così delicati, semplici e graditi ricordi.