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Terre di mezzo: al via la versione primavera estate 2023

Tornano protagoniste le Comunità unite dal fiume Oglio, all’insegna della Mappa letteraria presentata al Salone del Libro di Torino lo scorso 20 maggio e di nuovi percorsi nell’anno di BGBS Capitale della cultura 2023, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo

Terre di mezzo: al via la versione primavera estate 2023
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Terre di mezzo: al via la versione primavera estate 2023.

Terre di mezzo: protagoniste le Comunità dell'Oglio

Dopo il grande evento collettivo Land music per ricordare le vittime del Covid che ha aperto la rassegna itinerante, tornano protagoniste le Comunità unite dal fiume Oglio, all’insegna della Mappa letteraria presentata al Salone del Libro di Torino lo scorso 20 maggio e di nuovi percorsi nell’anno di BGBS Capitale della cultura 2023, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo

 

“Nel promuovere le attività del Comitato legato all’organizzazione della Capitale della Cultura e nel dar vita con Fondazione Cariplo e le fondazioni di comunità di Bergamo e Brescia ad uno specifico bando a sostegno di progetti per il 2023,  avevamo ben presente il punto di partenza della candidatura delle città e di questi territori: il tributo che hanno pagato durante la Pandemia - ha dichiarato Claudia Sorlini  vice presidente Fondazione Cariplo -  Ed è doveroso ricordare queste persone e le loro famiglie. Terre di Mezzo aggiunge degli elementi a cui teniamo molto: il coinvolgimento delle comunità, le relazioni, che ruotano attorno alla occasioni culturali. In più, riporta al centro un grande tema, quello della lettura, a cui Fondazione Cariplo dedica grande attenzione e risorse, perché siamo convinti che la lettura nutra la mente di adulti e giovani, indistintamente. Tutto ciò certamente aiuta in questa fase di rinascita".

 

“Terre di Mezzo è un evento plurale e collettivo che si arricchisce di diverse collaborazioni e proposte tenute insieme dall’idea di creare ponti, relazioni e racconti tra province, comuni e persone. La valorizzazione del territorio passa dalla letteratura e dal racconto, poiché è il racconto che crea la nostra identità - ha dichiarato il primo cittadino di Palazzolo sull'Oglio Gianmarco Cossandi - E ciò che fa parte della nostra identità fa parte di noi, fa parte di ciò che vogliamo far conoscere e valorizzare. Un’esperienza di scoperta che alimenta passione e amore per il territorio. Non un luogo di passaggio, non una cartolina, non una vetrina per turisti. Ma un territorio vivo e reale, che si presenta in tutti i suoi elementi: dal centro urbano alla campagna, dall’acqua alla terra. Un grazie a tutte le realtà che hanno reso possibile l’organizzazione di questo importante progetto culturale.”

 

Terre di Mezzo: il significato

“Terre di mezzo” significa incontro, contaminazione, scambio, intrattenimento, riflessione, e tanto altro, così come intuibile sin dagli esordi di questo progetto ideato da Associazione l’Impronta Microeditoria, Piccolo Parallelo e promosso in sinergia con Fondazione Cogeme Ets e Rinascimento culturale. “In mezzo” per l’appunto, vi sono decine di protagonisti e comprimari, a partire da Brescia e Bergamo e le rispettive Province, dai comuni di confine tra una sponda e l’altra come Palazzolo sull’Oglio e a scendere verso la pianura, lungo il Parco Oglio Nord, Urago d’Oglio, Rudiano, Roccafranca che si “contendono” in duello con i vicini bergamaschi Pumenengo, Torre Pallavicina, Palosco il primato di migliore ambasciatore di BGBS Capitale della Cultura 2023.

 

In realtà una gara “a perdere” per tutti gli schieramenti perché a vincere non sono i singoli, ma la forza delle proposte. Infatti, sfogliando il catalogo della programmazione “estiva” si comincia da una vera e propria “primavera” per i lettori affamati di luoghi e storie. A dare loro una prima risposta ci prova la Mappa Letteraria, presentata al Salone del Libro di Torino, lo scorso 20 maggio da Daniela Mena, ideatrice nonché direttrice della Microeditoria di Chiari (altro comune di Terre di mezzo): con la mappa sarà possibile infatti rintracciare i libri ambientati nei propri luoghi del cuore attraverso una semplice ricerca su una piattaforma digitale, grazie al lavoro incredibile delle reti bibliotecarie bresciane e bergamasca e di tanti lettori. Più di 500 titoli e dati sono già stati inseriti per le province di Brescia e Bergamo e altri ne verranno a coprire tutta l’Italia.

Libro come nuova infrastruttura culturale

In questo senso si può parlare della nascita di una nuova “infrastruttura” culturale con l’avallo e supporto del Cepell Centro per il libro e la lettura che da anni collabora con la Microeditoria “Il libro - afferma infatti il direttore Angelo Piero Cappello -, in tutte le sue valenze simboliche, può e deve diventare la bussola di ognuno che voglia muoversi e viaggiare nel tempo e nello spazio con piena cognizione di sé e di quanto lo circonda. E, per questo, la Mappa letteraria è uno strumento indispensabile”. Le infrastrutture servono se qualcuno le fa vivere e per fare questo i comuni di “Terre di Mezzo” hanno inaugurato una stagione “vibrante” di iniziative, sospese tra il teatro, la musica, la danza, in un continuum di performance così legate alle peculiarità dei territori che si fatica a deciderne l’importanza di segnalazione se non in termini cronologici. In questo senso si è già partiti a Torre Pallavicina con le arpe e le melodie di Claudia Ferretti e Mariaemilia Pedercini, lo scorso 14 maggio, all’insegna della natura e delle sue suggestioni melodiche, quasi ad annunciare che la storia dei luoghi si può fare anche con i “se”.

 

Infatti a Palazzolo sull’Oglio ad esempio ci si chiederà il 28 maggio “Se un pomeriggio di primavera un viaggiatore….” insieme a Piero Dorfles, saggista e critico letterario di fama nazionale, durante una domenica ricca di camminate per la città, musica e intrattenimento anche per i più piccoli, così come il 2 giugno tra Roccafranca e Torre Pallavicina “se una barca d’estate sull’Oglio….” potrà davvero unire le due province a suon di racconti e musica, interviste, “fish parade” e tanto altro. Il minimo comun denominatore sono i Ponti, tra quelli pensati e immaginati, esistono quelli reali, narrati dall’oralità delle popolazioni indigene, ma mai vissuti pienamente nella loro dimensione ludica, anche perché non capita mai di viverli come palcoscenico per madonnari, duelli cavallereschi, tenzoni pseudoscientifiche (Paneroni docet), concerti per pianoforte….così come succederà Domenica 11 giugno presso il ponte Celso Gandini tra Rudiano e Pumenengo.

Vi sono persino “cercatori d’oro” durante quella giornata pensata anche per i più piccoli che si sposteranno tra Castelli e Santuari alla ricerca della felicità “riconquistata” dopo le chiusure forzate degli anni precedenti. Serviva infatti tornare all’aperto e respirare la libertà che ci è data da sempre dal “Cammino di Marcella” grazie alla 24h indetta per sabato 24 e domenica 25 giugno, condotta da Anna Rastello, utile non solo per aprirsi i polmoni o sgranchirsi le gambe, ma anche per ragionare di limiti, fragilità e disabilità, lungo il percorso fra Bergamo e Brescia, e facendo tappa a Urago d’Oglio, tra gli altri comuni attraversati dal percorso (70 km, su tre parchi fluviali Serio, Oglio, Mella, passando da Seriate, Cavernago, Ghisalba, Martinengo, Cortenuova, Calcio, Urago d'Oglio, Chiari, Rovato, Travagliato, Roncadelle, Brescia). Si entra così nel cuore dell’estate, in un luglio denso di “se” e di tanta pianura padana, inframezzata solo da un salto iperbolico su un’isola bresciana quanto del mondo (come ben ci ha insegnato Christo) come Monte Isola: per arrivare lì, domenica 16 luglio, vi saranno dei battelli letterari che per la prima volta racconteranno ai passeggeri le gesta di tanti piccoli e grandi autori che raccontano la realtà provinciale o che ne sono semplicemente narratori per vocazione (saranno presenti Sara Brizzi, Enzo Giuseppe Cecchi, Massimo Tedeschi, Enrico Mirani, Cristian Pizzati, Alberto Fossadri, e altri...).

Si torna poi, in un viaggio a ritroso e simbolico, nel “bosco delle favole” di Torre Pallavicina durante la camminata per bambini e famiglie prevista per domenica 2 luglio sino alla passeggiata di Palosco che chiude il mese di luglio all’insegna della musica combinata alla bellezza del camminare in compagnia. Luoghi e modalità di viverli sono dunque le coordinate di questo progetto, a cui certamente dà un’impronta significativa la creatività dell’Associazione Piccolo Parallelo di Enzo Cecchi e Marco Zappalaglio, da più di vent’anni cantori della “Valle dell’Oglio” e di tutte le sue sfaccettature, custodi di quell’epoca d’oro che fece della rassegna “Odissea” antesignana, lungimirante e inconsapevole, dell’incontro fra province. “Queste nostre Terre di Mezzo sono Il cuore verde, pulsante, della Lombardia, una arteria ancora viva che divide, separa e nel contempo unisce” - dicono i due artisti e promotori Marco Zappalaglio e Enzo Cecchi-  “Abbiamo scelto di abitare questi territori, lontani dai due capoluoghi, per abbracciare molti Comuni “di confine”, con l’ambizione di unire genti, arte, tradizioni, visioni di futuro. In questo senso la manifestazione è anche “Ponte” fra le diverse discipline artistiche: teatro, letteratura, musica, poesia, oralità,… Con l’ambizioso intento di cambiare il percepito del territorio, convinti come siamo che solo ridefinendo confini, costruire ponti, sia l’unico modo per immaginare un futuro” .

La particolarità di Terre di mezzo, fra le altre, sta nell’aver mescolato sapientemente generi e stili, realtà e istituzioni e proprio per questo, parte della programmazione ne ha beneficiato. Si pensi al profilo divulgativo impresso dall’ Associazione Rinascimento Culturale ben testimoniata durate l’apertura del 5 maggio in San Barnaba, Brescia, con Telmo Pievani e a quella finale prevista il 15 settembre e Bergamo con la rivisitazione di Moby Dick ad opera del filosofo Massimo Donà. Restava un’ultima sfera da affrontare, dopo quella fra terra e fiume: il cielo. Chissà se nella sera di San Lorenzo del 10 agosto, a Urago d’Oglio, mentre si combatteranno in terra artisti circensi e non, vi sarà spazio per sognare un’altra stagione di “Terre di mezzo”, rimirando le stelle. Il verdetto è nelle mani di chi vivrà i piccoli grandi eventi in cartellone.

In caso di pioggia gli eventi troveranno collocazioni in strutture al coperto per quasi tutte le proposte previste (faranno da riferimento i siti degli enti promotori).

Le immagini di Terre di mezzo

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