Taglio del nastro per «I 30 volti del Tiepolo»
L'esposizione dà il via alla rassegna culturale Tiepolo scomposto a Verolanuova
Taglio del nastro per «I 30 volti del Tiepolo»
Inaugurazione
Taglio del nastro questa mattina, domenica 26 febbraio, a Verolanuova per «I 30 volti del Tiepolo». Non una semplice mostra, un' esperienza immersiva, profonda avvolgente: per tre mesi Verolanuova vivrà e respirerà il Tiepolo. «I 30 volti del Tiepolo» inaugura infatti la rassegna culturale Tiepolo scomposto: Piazza della Libertà ospita le gigantografie realizzate da Gilberti ai particolari delle opere verolesi del Tiepolo.
Presente questa mattina il fotografo Virginio Gilberti che ha avuto l’ònere e l’onore di aprire questo monumentale kermesse. «Per circa 40 anni il Tiepolo è stata la mia dolce ossessione - ha raccontato - Per realizzare il progetto dei “30 volti”, c’è voluto molto tempo, e tutto si è svolto la notte per poter illuminare al meglio i soggetti, senza disturbi e riflessi. Le immagini permettono d’incontrare un Tiepolo mai visto, è come riscoprirlo ex novo. Particolari di visi e corpi escono dallo sfondo o dalla distanza, espongono la loro qualità tecnica, moltiplicano la presa emotiva e pare vivano di luce propria, quasi come tele a sé stanti».
«Questo è sicuramente uno strumento importante per promuovere il nostro territorio - ha esordito il sindaco Stefano Dotti - la pianura bresciana alle volte viene un po’ snobbata, molti non conoscono i nostri territori, Verolanuova è bella di suo, ma il restauro delle Pale del Tiepolo è sicuramente una bella vetrina per il paese, ci sarà l’occasione di far conoscere il nostro territorio per le opportunità che può offrire, queste iniziative mi piacciono perché vanno a riscoprire e rivitalizzare il nostro tessuto a livello economico, commerciale, culturale e della voglia di fare, dobbiamo proprio trasmettere ai giovani la capacità di investire su sé stessi».
L'onorevole Cristina Almici ha sottolineato che «dobbiamo ripartire dalla cultura» mentre Simona Tironi, neo eletto consigliere di Regione Lombardia, ha sottolineato «l'importanza di fare rete. Il nostro patrimonio culturale non ha eguali». Presente anche Samuele Alghisi, presidente della Provincia e sindaco di Manerbio, che ha aggiunto che «si deve riscoprire il patrimonio e le bellezze della Bassa». Dal sindaco di Bassano Brescia Michele Sbaraini è arrivato il suggerimento di «diffondere l'invito nelle nostre comunità per venire a vedere questa importante rassegna, fare rete é questo, significa darsi una mano».
Infine il direttore artistico Pietro Arrigoni ha aggiunto che «la piazza è il contenitore, partiamo da qui, con il Tiepolo Scomposto abbiamo cercato di fare vedere tutte le declinazioni del Tiepolo».
Presentazione
Il 10 febbraio scorso a palazzo Gambara la numerosa equipe che ha lavorato al progetto Tiepolo Scomposto ha presentato i tanti eventi, più di una trentina che da febbraio a maggio animeranno Verolanuova. L’occasione è il restauro appena concluso dei due enormi teleri che si trovano nella Basilica di San Lorenzo: Il sacrificio di Melchisedech e La caduta della manna che saranno visitabili per tutta la durata della kermesse, grazie ad una struttura temporanea costruita per l’occasione che permetterà di osservare i due capolavori a pochi centimetri di distanza.
«Osservatori, osservati, immaginari nuovi, armonia, significanze, uno spazio possibile, la comunità di Verolanuova diventa parte delle tele, il silenzio davanti alle tele silenziose, guardare senza essere visti, la piazza di Verolanuova si apre a partire dal corpo, siamo partiti da queste parole per costruire il progetto de Il Tiepolo scomposto - ha spiegato il direttore artistico Pietro Arrigoni - ho cercato uno sguardo che andasse a intercettare qualcosa di diverso, abbiamo cercato e trovato una trasversalità, abbiamo costruito un percorso che avvicini le persone con una consapevolezza diversa».
Progetto
E’ nato così questo progetto eclettico e avvolgente che si prefigge non solo di mostrare la bellezza dell’arte del pittore veneziano ma di iniziare un vero e proprio viaggio alla scoperta e conoscenza di Giambattista Tiepolo. Un viaggio ricco di emozioni: spettacoli, letture con storici, restauratori, profumieri, cucina, teatro, musica, esperienze multisensoriali, Arrigoni e il suo staff non hanno voluto far mancare niente ai visitatori, anzi agli scopritori. «Ho voluto la scomposizione del Tiepolo - ancora Arrigoni - trenta immagini in bianco e nero, grandi, che portano lo spettatore a vedere nel bianco e nel nero il colore, così come nella Chiesa della Disciplina abbiamo portato quello che non vedrai mai, il telaio di dieci metri per cinque, che è quello che sostiene le opere delTiepolo, così come mi piaceva ragionare sui profumi, ricostruire quelli che c’erano nella sua bottega, ho chiesto a un profumiere di Venezia di elaborarmi le fragranze che dovevano esserci all’interno della bottega dell’artista, proprio per preparare il visitatore a una esperienza completa».