Sylvester e Sharanka sposi nella tradizione

Sylvester e Sharanka sposi nella tradizione
Pubblicato:

«Ho sempre viaggiato seguendo la carriera, -ha affermato Sylvester Kempraj Senthilraj,ingegnere informatico- il calcio, la amicizia, l’arte». Nel dicembre 2009, si è trasferito da Catania a Milano, per lavorare come analista di software. «Nel 2012, ogni sabato mattina, - ha ricordato Sylvester- partivo dalla stazione ferroviaria per raggiungere Desenzano del Garda. Pranzavo con i miei connazionali castellani e riuscivamo a partecipare a tornei amatoriali pomeridiani nello stadio comunale di via Svezia. Spesso tornavo in giornata a casa, da perdente».

Fu galeotto lo stadio di San Siro, dove ha conosciuto la juventinaChelvanayagam Sharanka. Era stata accompagnata da Kiri Chelva, suo fratello. «Lei ha sfatato il detto “ fortunato nel gioco, sfortunato in amore”.-Ha affermato Sylvester- Da allora è diventata la mia portafortuna».

Lei è nata il 25 ottobre 1995, a Roma. È residente a Castel Goffredo ed è una laureanda in farmacia. Le prime caratteristiche che li uniscono sono la Juve e le origini delle proprie famiglie. Sono natie del Sud Asia. «Mi ha colpito il suo pizzetto al mento. - Ha affermato Sharanka - Mi piaceva conoscere la sua infanzia in Sri Lanca fino ai 10 anni e dei suoi anni di liceo scientifico vissuti ad Acireale. Si è impegnato per laurearsi a Catania».Si sono “frequentati” via facebook. «Nonostante i 120 chilometri - ha affermato Chelvanayagam - in base a dove registravamo le geolocalizzazioni, era come essere l’una al fianco dell’altro, ma nella realtà non virtuale, è stato rarissimo lo stare insieme». Sylvester ha valorizzato l’amore per il disegno, la ha resa sua musa ispiratrice per i suoi ritratti a matita. «Non abbiamo condiviso tantissimi momenti romantici, poiché la nostra religione ci vieta di uscire da soli, prima della ufficializzazione del rapporto.

Ciò nonostante ricordo le video chiamate, gli sms, l'attesa di ricevere una chiamata o una email, lo scambio di sguardi da lontano, senza farci vedere da altre persone, che ancora non sapevano nulla del nostro tenero sentimento». Il 15 settembre 2014, è stato annunciato il  fidanzamento in casa della futura sposa.«”Sylvy” mi ha regalato tantissimi bouquets. - Ha ricordato Sharanka - La camera, era diventata un giardino profumatissimo». Nel luglio 2016, Sylvester è diventato consulente informatico, questo ha  permesso ai futuri sposi di pianificare le spese del giorno tanto atteso. «Abbiamo ritenuto opportuno considerare una unica location, sia per il rito religioso induista - ha descritto la  sposa - che per i festeggiamenti tipici del Ceylon». «I gestori, Monica Grippa e Vincenzo Le Noci, hanno riservato  una calorosa accoglienza ai 180 invitati. Nelle nostre cucine, -ha affermatoMonica la ristoratrice che ha accolto il matrimonio - abbiamo accolto volentieri i loro chef, per il menù a base di riso con curry, lenticchie, melanzane, ceci, fagioli, peperoncino fritto, focaccia croccante». Gli sposi non hanno lasciato nulla al caso. Hanno scelto il 28 gennaio e le ore 14 con l'assistenza di un astrologo, che ha  identificato il momento più propizio per le nozze principesce. Hanno consultato uno studio fotografico svizzero, l’estetista, gli stilisti per gli abiti nuziali. Quando sono arrivati in via Svizzera 9, gli sposi sono stati accompagnati con tamburini e danzatrici Kandyan, fino al luogo allestito per le nozze. Secondo i dettami del rito indù, la cerimonia cingalese si è svolta su una piattaforma nuziale di legno decorato, è chiamata   "Poruwa Siritha ".

La piattaforma è stata ornata incisa e decorata secondo i desideri degli sposi. Vari rituali si sono succeduti, ben scanditi dal dettame tradizionale. Hanno compiuto sette giri attorno al fuoco, mentre cantavano diversi inni sacri. Gli sposi hanno offerto agli dei sette fasci di foglie di betel con la richiesta di garantire la protezione per sette generazioni, che avranno origine dal matrimonio. Dopo lo scambio degli anelli,Sylvester ha presentato alla sposa una collana d'oro. Sylvester e i suoi parenti sono stati alla sinistra della Poruwa e la famiglia di  Chelvanayagam sulla  destra. Gli sposi sono saliti sulla Poruwa appoggiando per primo il piede destro.

Il padre della sposa ha posto la mano destra della figlia su quella di Sylvester, consegnandogliela simbolicamente, ha legato i mignoli degli sposi con un unico filo, a simboleggiare l'unità. Poi ha versato dell'acqua sulle dita. Sei ragazze hanno benedetto il matrimonio con un canto tradizionale: “Jayamangala Gatha”. Quando la coppia è scesa dalla Poruwa, un membro della famiglia dello sposo ha rotto un cocco fresco in due, per scacciare gli spiriti maligni. Per gratitudine, lo sposo ha presentato alla consorte un panno bianco, che a sua volta ha  consegnato alla madre. «La cerimonia di nozze tradizionale dello Sri Lanka è un bellissimo scambio di voti e doni simbolici, -ha affermatoMirella Bellanza , tata de “il Roccolo”- che risale al 300 A.C». «I testimoni nuziali - ha affermato la sposa- sono stati i nostri padri».


Seguici sui nostri canali