"Serenata agitata", l'installazione di Jacopo Benassi al Vittoriale degli Italiani
Il progetto è un insieme di dieci bandiere che, issate su un unico pennone, evocano un mare in costante movimento
"Serenata agitata", l'installazione di Jacopo Benassi al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera.
"Serenata agitata"
L'installazione svetta in prossimità della prua della Nave Puglia. A cura di Edoardo De Cobelli per "Una Boccata d'arte", è un progetto di Fondazione Elpis. L'inaugurazione si terrà sabato 24 giugno 2023 alle 18.30 e fino al 24 settembre 2023. Sempre il 24 giugno alle 21.30 si terrà una performance. Un insieme di dieci bandiere, che riportano altrettante fotografie stampate in bianco e nero, si dibattono, come fossero una sola, nel parco della Valletta di Fraole, issate su di un unico pennone, in controcampo rispetto alla prua posizionata sulla collina.
Significato
Simbolo di nessun paese, le bandiere non rappresentano un’idea, ma un’immagine in costante movimento, quella del mare: forse quello di La Spezia, città natale di Benassi e ultima meta dell’ariete torpediniere usato dalla Marina Militare, o forse tutti i mari, luoghi di chiunque e di nessuno. Le bandiere si intrecciano e si sovrappongono, a seconda del vento, come a rievocare lo sciabordio anarchico delle onde rappresentate sui tessuti; come pagine di un libro di immagini in bianco e nero, risultato degli scatti realizzati da vicino con l’illuminazione istantanea del flash, tipico dell’artista, fotografo e performer spezzino.
Nove soggetti di schiume e frangiflutti nascondono infine un’ultima, grande bandiera verticale recante l’immagine di un teschio, tradizionale simbolo dei pirati e figura da tempo ricorrente nella pratica dell’artista. Presente anche nell’ultima mostra personale alla Fondazione Carispezia, dove spiccava l’espressione “Bisogna tradire la tradizione”, sembra qui invece posto a sfida della tradizione stessa e dell’eredità che circonda il Vittoriale, ma è anche un omaggio alla sfrontatezza e alla follia insita nell’atto di collocare una nave in collina, la stessa che guidò D’Annunzio in tante imprese e che agita la performance inaugurale di Jacopo Benassi e Michele Lombardelli.