Se l'amore ferisce, in biblioteca a Salò per il 25 novembre

Se l'amore ferisce, la presentazione in biblioteca alla presenza degli autori introdotti dalla consigliera alle Pari Opportunità Alessandra Banalotti.

Se l'amore ferisce, in biblioteca a Salò per il 25 novembre
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«Se l'amore ferisce: storie al femminile per curare le ferite del cuore», questo il titolo del libro che è stato presentato ieri sera (lunedì) nei locali della biblioteca di Salò, Salo'tto della Cultura, secondo appuntamento di tre organizzati dalla Consigliera alle Pari Opportunità Alessandra Banalotti in collaborazione con gli assessorati ai Servizi Sociali e alla Cultura.

Se l'amore ferisce, otto storie di donne

Se l'amore ferisce racconta di donne che hanno portato le loro storie nella stanza dove si dà voce al dolore, vite reali rielaborate dalla fantasia degli autori. In quelle storie, in cui lo psicologo può entrare solo in punta di piedi, ci sono le esistenze di tante creature ferite che hanno attraversato, per un tempo indefinito, l'umiliazione e la violenza, la solitudine e l'abuso, il tradimento e la trascuratezza. Il libro porta allo scoperto lacerazioni taciute, di cui spesso le vittime si vergognano, conservandole per anni chiuse dentro di sé, angosce che le fanno girare a vuoto in una perversa spirale difficile da rompere. Fino a non farcela più. Il dolore represso viene finalmente espresso, accolto ed elaborato, e può avere inizio una lenta cicatrizzazione che, passo dopo passo, permette di respirare con minor affanno.

Nel corso dell'incontro sono intervenuti gli autori, i coniugi Giuliana Franchini (psicoterapeuta) e Giuseppe Maiolo (psicanalista) moderati dalla presidente della commissione Pari Opportunità del comune di Salò Caterina Sartorelli. Presenti, inoltre, il vice sindaco Federico Bana e il presidente della biblioteca Marcello Cobelli.

Sensibilizzazione e dialogo

«Con questo ciclo di iniziative il comune intende sensibilizzare su questo fenomeno purtroppo sempre più diffuso - ha spiegato Banalotti - Dal 23 al 30 novembre, inoltre, la Torre dell'Orologio e la fontana di piazza Vittorio Emanuele II vengono illuminate d'arancione, colore simbolo nazionale contro la violenza sulle donne».

I locali della biblioteca hanno poi collocato un «posto occupato», una sedia con drappo e scarpette rosse a significare il posto «occupato» da una donna vittima di una violenza che non le ha lasciato scampo.

Il prossimo appuntamento

«Nuovi reati e accelerazione sui tempi: contro la violenza sulle donne c’è un nuovo codice rosso?» questo il titolo dell’evento in programma per sabato 30 novembre alle 18 in Sala dei Provveditori (lungolago Zanardelli 55). L’evento è organizzato dall’Assessorato ai Servizi Sociali, dalla Consigliera delegata alle Pari Opportunità  in collaborazione con l’associazione «Chiare Acque».

 

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