Quinzano d'Oglio

Quinzano ha detto addio a Luigi Carminati

Discreto, riservato ma saggio: "Se vuoi fare una cosa falla bene e con impegno, altrimenti è meglio cambiare".

Quinzano ha detto addio a Luigi Carminati
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Quinzano piange Luigi Carminati, fondatore dell’azienda Rca di tranciatura di metalli. Discreto, riservato ma saggio: "Se vuoi fare una cosa falla bene e con impegno, altrimenti è meglio cambiare". Uno dei suoi cavalli di battaglia e caposaldo di vita, che sicuramente gli ha permesso di fondare la sua azienda, insieme a un altro socio in paese.

Quinzano ha detto addio a Luigi Carminati

E’ partito come semplice operaio fino a diventare dirigente, la storia di un uomo che si è impegnato nella vita per la sua famiglia e che da semplice dipendente è partito da zero, fino a creare una realtà che seppur modesta funziona ancora oggi e continua a dare da lavoro e di conseguenza da mangiare alle famiglie quinzanesi e non solo.

Una persona burbera all’apparenza, ma sotto la scorza simpatico, generoso e molto alla mano, Carminati verrà ricordato per sempre dalla sua Quinzano come un uomo volenteroso, serio, sempre pronto a darsi da fare anche e soprattutto per il prossimo.

Mio papà è sempre stato un gran lavoratore e 30 anni fa ha fondato la sua azienda: il terzo figlio oltre a noi fratelli. L’azienda conta circa 20 operai e si occupa dello stampaggio e della tranciatura del metallo. Lui e il suo socio, che continua ancora oggi, hanno avuto l’idea dopo che la ditta per la quale lavoravano come operai è fallita, così ne hanno costruita una loro. Per i primi quattro o cinque anni non si pagavano lo stipendio loro per darlo ai dipendenti e non portavano a casa nulla ma alla fine hanno ingranato e ce l’hanno fatta. Il lavoro era la sua passione e la famiglia: eravamo al primo posto.

Queste le parole della figlia, Jessica. Ma, da dietro alle quinte, Carminati ha fatto tanto anche per il suo paese. Donazioni alle associazioni, alla parrocchia, agli enti che ne avevano bisogno, sponsor a tante realtà. Una generosità che non conosceva confine.

Purtroppo ha avuto delle complicazioni di salute che l’hanno portato a spegnersi recentemente. Un duro colpo ma comunque abbiamo ricevuto tantissime manifestazioni d’affetto per poterlo ricordare: episodi, aneddoti di quanto ha fatto in vita. Tutte cose che hanno ricordato scherzosamente. Lui era una persona molto riservata ma comunque molto buona, sotto al guscio, sempre generoso e disponibile. A noi ha insegnato ad accudire la famiglia, a lavorare e a impegnarsi sempre nella vita: le cose vanno fatte subito, senza perdere tempo e bene, altrimenti è meglio trovarsi altro da fare. Era il suo cavallo di battaglia.

Ha concluso la figlia. Un insegnamento importante non solo per la sua famiglia ma anche per tutta la comunità, dato che la sua vita è stata un esempio. Tantissimi per l’ultimo saluto.

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