Pasqua di resurrezione per la chiesa di Cremignane
Terminati i lavori di restauro degli affreschi interni, finanziati grazie al sostegno della Fondazione Alessandra Bono
Ha riaperto in occasione delle celebrazioni di Pasqua la chiesa di Cremignane dedicata a Maria Regina degli apostoli, a San Pietro e a San Giovanni di Dio. Dopo sei mesi, infatti, si sono conclusi i lavori di restauro dell’apparato degli affreschi, effettuati grazie al sostegno completo dalla Fondazione Alessandra Bono.
Pasqua di resurrezione per la chiesa di Cremignane
All'inizio della Messa di domenica mattina sono stati benedetti sia i restauri interni, sia quelli del tetto completamente rifatto con il contributo della Cei e dei fedeli di Cremignane nel 2019.
"Una Pasqua anche dell’edificio stesso e di tutta la comunità - ha spiegato il parroco, don Giuliano Baronio - che finalmente ritorna a riunirsi nella sua amata chiesa".
Gli affreschi, coperti da strati di polvere e danneggiati dall’umidità, necessitavano di un intervento che li riportasse all’antico splendore.
"Il nostro ringraziamento va alla Fondazione Bono - ha proseguito il sacerdote - Se tutto questo è stato possibile è grazie alla realtà nata in ricordo della compianta Alessandra. In sua memoria abbiamo fatto posizionare una targa che recita così: “dono di fede e d’amore”".
Gli interventi effettuati sulla chiesa di Cremignane
Detta anche di San Pietro della Lama per la vicinanza delle Torbiere, la chiesa sussidiaria di Cremignane è finita "sotto i ferri" a partire dal 2019 con l’intervento che ha riguardato la sistemazione della copertura e dell’attigua casa canonica, al quale si è poi aggiunto il restauro del campanile con il recupero dell’affresco raffigurante l’antico orologio campanario.
I lavori, terminati nel 2021 ed eseguiti con il coordinamento dell’architetto Ezio Pedrocchi e dell’ingegner Giovanni Boldrini, hanno potuto contare su un sostanzioso contributo della Cei di circa 130mila euro e per la parte rimanente della spesa la parrocchia ha acceso un mutuo bancario, a cui fanno fronte le offerte dei fedeli di Cremignane.
L’anno scorso sono iniziati invece gli ultimi lavori di restauro, che hanno coinvolto la parte interna della chiesa e la facciata principale dietro il coordinamento dell’architetto Claudia Brega.
"Anche in questo caso si è trattato di un intervento molto importante, che ha portato all’antico splendore gli stucchi e affreschi del Teosa raffiguranti l’Assunta della cupola del presbiterio, di Sante Cattaneo con la rappresentazione dei Santi Andrea apostolo, Giovanni Battista, Francesco d’Assisi e Giacomo apostolo nei pennacchi della volta, e di Pietro Servalli, allievo del Loverini, con l’affresco della Pesca miracolosa nella cupola della navata", ha concluso il parroco.
Dopo questi importanti interventi, realizzati negli ultimi tre anni, la chiesa di San Pietro a Cremignane, a distanza di 60 anni dalla sua consacrazione, torna a risplendere e a riunire la comunità che le è tanto affezionata.