Donazione

Montichiari: Museo Lechi sempre più ricco

Nuova importante acquisizione

Montichiari: Museo Lechi sempre più ricco
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Tra le cinque opere donate (tutte dipinte ad acquerello su avorio) spicca un capolavoro: il Ritratto di un giovane gentiluomo svedese del veneziano Domenico Bossi.

Montichiari: nuova donazione della famiglia Lechi

Le collezioni del museo Lechi si arricchiscono di una nuova importante acquisizione. Nei giorni scorsi il professor Alessandro Lechi ha infatti donato al Comune di Montichiari cinque miniature ottocentesche in memoria dei suoi fratelli Luigi e Piero, fondatori del Museo. La consegna è avvenuta a Verona lunedì 15 gennaio nelle mani del direttore Paolo Boifava e dello studioso Bernardo Falconi, esperto di miniatura ottocentesca. (Alessandro Lechi, già primario di Medicina Interna al Policlinico di Verona e già docente alla Facoltà di Medicina dell'Università degli Studi di Verona, l'ultimo figlio ancora in vita del conte Fausto). Tra le cinque opere donate (tutte dipinte ad acquerello su avorio) spicca un capolavoro: il Ritratto di un giovane gentiluomo svedese del veneziano Domenico Bossi (1767-1853) uno dei più importanti maestri del ritratto in miniatura in Europa tra Sette e Ottocento. Artista che svolse la sua carriera nelle corti reali di Prussia, Svezia, Olanda e Austria giungendo fino a San Pietroburgo per realizzare i ritratti dello Zar Alessandro I e della sua famiglia. Il Museo Lechi diviene dunque l'unico museo in Italia a possedere opere di questo straordinario pittore.

“È doveroso esprimere il ringraziamento di tutta la comunità – afferma l’assessore alla Cultura Angela Franzoni – per questa ulteriore donazione che va ad arricchire e impreziosire il patrimonio monteclarense e che rappresenta un motivo di orgoglio per la città. Al professor Alessandro Lechi desidero rivolgere un plauso per la sua generosa iniziativa in ricordo dei fratelli conti Luigi e Piero che già avevano consentito con le loro opere di costituire quello straordinario scrigno di tesori rappresentato dal Museo Lechi, sempre più polo di riferimento per visitatori e turisti e centro indiscusso di promozione e diffusione dell’arte sul territorio”.

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