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Missoni, la grande moda italiana fa tappa alla Casa Museo della Fondazione Paolo e Carolina Zani

L'appuntamento è in programma per sabato 18 dicembre alle 17 nella sede della Fondazione in via Fantasina 8.

Missoni, la grande moda italiana fa tappa alla Casa Museo della Fondazione Paolo e Carolina Zani
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La Casa Museo della Fondazione Paolo e Carolina Zani si apre ad un dialogo tra Arte e Moda con la conversazione tra Massimiliano Capella e Luca Missoni che presenteranno il libro Missoni. La Grande Moda Italiana. L'appuntamento è in programma per sabato 18 dicembre alle 17 nella sede della Fondazione in via Fantasina 8.

Riconoscibilità come parola d'ordine

Il volume, pubblicato sia in edizione limitata luxury, sia in edizione pocket per libreria, è concepito come un dialogo tra immagini, testi, tessuti, disegni, grafiche, prove colore e cartamodelli. Missoni. La Grande Moda Italiana celebra il linguaggio e lo stile di un’eleganza che si è fatta espressione artistica, rivoluzione culturale e sociale fin da quei primi anni Cinquanta in cui Rosita e Ottavio Missoni hanno dato inizio al loro percorso creativo, con una capacità di sperimentazione che non ha mai tradito nei decenni successivi lo spirito delle origini. Riconoscibilità è la loro parola d’ordine. Ed è proprio la riconoscibilità di grafiche, colori e linee che hanno il sapore dell’infinito a essere accostate nell’intro di questo libro, Missoni by Missoni, una sorta di highlight della Missonologia in cui si susseguono alcuni scatti iconici dagli anni Cinquanta a oggi in una sequenza puramente evocativa.

Varie le sezioni tematiche

Il volume si articola poi in sezioni tematiche, veri e propri focus introdotti da una narrazione nella quale si inserisce anche il racconto degli stessi Missoni, che mettono in evidenza le scelte artistiche più importati che hanno contribuito all’affermazione e alla riconoscibilità della loro maison. Di Bellezza e di Armonia ha il sapore dell’antico ed è la sezione in cui si narra trasversalmente la storia del brand: dalle invenzioni e caratteristiche stilistiche peculiari ai patterns che l’hanno reso celebre. Non solo colore, righe, zigzag e puttogether, ma anche bianco e nero e un’attenzione particolare ai tagli sartoriali innovativi e internazionali. In una sorta di timeline illustrata si ripercorrono qui i tratti stilistici, concettuali, tecnici e culturali che hanno decretato i trionfi internazionali dei Missoni. Ed è proprio dedicata ai loro trionfi internazionali la sezione Dalla sfilata dello scandalo (1967) al Neiman Marcus Fashion Award (1973) che evidenzia le tappe fondamentali che hanno portato la maison a una riconoscibilità globale, resa celebre a partire dai primi anni Ottanta anche dalle fantasiose collezioni per la casa e da importanti collaborazioni con il mondo del cinema e del teatro, illustrate nelle sezioni Casa Missoni e Moda e Performing Arts.

Moda e arte in un'unica fusione

I Missoni tra teatro, opera e cinema. Dalle passerelle e dai palcoscenici di tutto il mondo il percorso creativo dei Missoni approda naturalmente anche nelle sale espositive dei grandi musei, come viene illustrato nella sezione celebrativa dell’arte pittorica e grafica di Ottavio Missoni e in quella conclusiva del libro Uno Stile ad Arte. Linee, zigzag e creazioni informali. Il Pullover patchwork indossato da Lino Capolicchio sulla cover di L’UOMO Vogue del 1971 si trasforma nei percorsi espositivi in un’installazione artistica, parte di un tutto che si compone di quegli arazzi ideati indipendentemente dalla moda, ma anche dalle cartelle colore, dagli elementi d’arredo e dagli abiti, creati volontariamente e involontariamente come opere d’arte. Senza timore alcuno però. Perché come ci ha suggerito Maria Pezzi già alla fine degli anni Settanta, pur essendo pezzi degni di un museo “indossateli pure”. E così la moda dei Missoni si è fatta linguaggio contemporaneo, cultura visiva che è parte integrante della nostra storia.

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