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Micio Gatti posa la matita, le sue opere a sostegno del nuovo oratorio

Animatore della quotidianità del capoluogo sebino ma non solo, Micio Gatti è uno dei personaggi che incarnano ancora oggi l’iseanità più genuina

Micio Gatti posa la matita, le sue opere a sostegno del nuovo oratorio
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Artista, caricaturista, vignettista, pittore e poeta, a novant’anni si chiude la carriera artistica di Aurelio Gatti, iseano doc, conosciuto da tutti come “Micio”. Ha deciso di mettere nel cassetto pennini, pennelli e matite e di devolvere il ricavato delle sue opere in mostra nella chiesa di San Giovanni alla realizzazione del nuovo oratorio.

Micio Gatti posa la matita, le sue opere a sostegno del nuovo oratorio

“In questa mostra c’è il risultato di tanti anni del mio lavoro – ha raccontato Micio Gatti – E’ sempre stato un hobby, perché non ho mai fatto il disegnatore o il pittore di professione, ma mi è sempre piaciuto fare caricature e nel tempo ho cercato di allargare lo sguardo e dedicarmi anche ad altro”.

Animatore della quotidianità del capoluogo sebino ma non solo, Micio Gatti è uno dei personaggi che incarnano ancora oggi l’iseanità più genuina. Nel tempo è stato anche presidente dell’Arsenale, e fondatore del “Gruppo spontaneo”, con cui spesso ha intrattenuto gli ospiti della Rsa Cacciamatta. “Mi sono divertito molto, ma ho deciso di chiudere in bellezza”, ha sottolineato.

Nella mostra antologica inaugurata sabato in San Giovanni e visitabile fino a domenica c’è il risultato del lavoro degli ultimi trent’anni e forse di più. Migliaia le caricature realizzate da Micio Gatti, specialmente quelle che ritraggono volti iseani. Visitando la mostra si possono incontrare politici, sindaci e assessori, sportivi del passato e del presente, artisti e tanti, tantissimi amici.

“Ho messo a disposizione queste mie opere per beneficenza, a sostegno della realizzazione del nuovo oratorio – ha continuato - Chi fa un’offerta può ritirare un’opera dei tre filoni esposti: uno è quello degli amici iseani e della vita del paese, uno riguarda la mia personale interpretazione di grandi opere d’arte, mentre il terzo filone è legato alla politica, con qualche accenno a opinioni iseane su monumenti e non solo”. Come nel caso del The Floating Piers di Christo, installazione monumentale che nell’estate 2016 ha preso vita tra Sulzano e Monte Isola. “Io mi sono disegnato mentre impacchetto il palazzo comunale – ha chiosato - Un po’ una forma di presunzione, se vogliamo, come nel caso dei grandi dell’arte di cui ho riprodotto le opere mettendoci anche del mio. E’ il caso di Cezanne, Toulouse Lautrec e Caravaggio, per citarne alcuni”.

In una delle sue opere l’artista iseano ha riprodotto la Giuditta di Caravaggio che, nell’originale, taglia la testa di Oloferne. Ma in questo caso al posto della testa compare un prosciutto, con una didascalia che recita così: “Giuditta era di Parma e aveva un’osteria, tagliava giù il prosciutto insieme con la zia”.

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